Busto, quando un Caf può diventare un centro di potere. L’avvocato spiega

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LEGNANO – I Centro di assistenza fiscali sono più diffusamente conosciuti con il loro acronimo: Caf. E proprio uno dei tanti Caf diffusi su tutto il territorio, in questi giorni è finito al centro del dibattito politico bustocco. Non tanto per i servizi che offre, quanto piuttosto per la dislocazione (in un ufficio dei Servizi sociali del Comune) e per il suo manfré social diffamazione avvocatoapicale di riferimento Peppino Falvo, il cui nome compare nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo e Ferno, anche se non risulta indagato. Ma al di là della querelle politica i Caf svolgono anche un servizio importante per l’utenza di riferimento. Ed è proprio questo l’argomento che affrontiamo con l’avvocato Fabio Manfrè (nella foto).

Avvocato Manfrè che cos’è esattamente un Caf? 
«E’ un’associazione, che in teoria non ha scopo di lucro e che svolge attività per i suoi associati».

Quale tipo di attività?
«Essenzialmente di materia fiscale. Si occupano della dichiarazione dei redditi ma anche delle varie istanze da presentare all’Inps e agli enti pubblici ».

Come si sorreggono economicamente? E le prestazioni che offrono sono gratuite?
«Innanzitutto si sostengono con il contributo che versano gli associati. Ogni prestazione ha poi un costo. Un Caf, per la compilazione dei redditi, chiede poco, ma chiede. Per avere un’idea precisa della gestione economica del CAF bisognerebbe leggere lo statuto, ma in genere c’è remunerazione.

I Caf, oltre a centri in grado di offrire servizi fiscali, sono anche realtà che potrebbero gestiscono un potere. Vero? 
«Qui la cosa è sottile. Diciamo che non avendo uno specifico scopo di lucro riescono a gestire una platea di “clienti” molto ampia e di conseguenza a offrire loro una serie di servizi che sarebbero di competenza degli enti pubblici. Pertanto non vi è dubbio che il confine fra servizio pubblico e utilità privata rischia di essere violato dagli operatori autorizzati. Certamente è un sistema di gestione di rapporti umani, e con le prestazioni che erogano, anche di rapporti che riguardano il singolo cittadino e la pubblica amministrazione. I Caf sono un anello di congiunzione tra le persone e la pubblica amministrazione su questioni fiscali, pensionistiche, di invalidità ecc. ecc. Si tenga conto che le materie che affrontano i Caf toccano da vicino le singole persone, ma anche sfere più delicate di una persona e, spesso, dell’intero contesto familiare. E questo si può tradurre prima in gestione di rapporti, ma anche nella gestione del territorio».

I Caf hanno appartenenze politiche? 
«In genere sono spesso legati ai sindacati. Tutte le maggiori sigle sindacali hanno un Caf. E hanno anche un “colore” politico. Però possono anche essere indipendenti, in quanto si tratta di associazioni e quindi chiunque potrebbe fare un’attività di questo tipo».

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