Busto, Luca Castiglioni: “Servono dossi in via Sella”. Rogora: “Li metteremo”

busto castiglioni dossi

BUSTO ARSIZIO – Via Quintino Sella nel tratto più vicino a Gallarate è troppo pericolosa. Attraversarla all’altezza della farmacia è un’impresa. Se n’è parlato martedì sera in consiglio comunale con l’interrogazione di Gianluca Castiglioni. Il consigliere di Busto al centro si è fatto portavoce degli strali degli abitanti del quartiere di Beata Giuliana che lamentano l’eccessiva velocità delle auto che vanno e soprattutto vengono da Gallarate. Così per dissuadere gli autisti che non esitano a premere l’acceleratore sono stati proposti due attraversamenti rialzati per consentire il passaggio sicuro ai pedoni e rallentare i mezzi che sfrecciano da Gallarate. «Tanto più se pensiamo che, essendoci nelle vicinanze la farmacia – ha affermato il consigliere – quel tratto è molto frequentato e anche da persone anziane. C’erano delle colonnine per la velocità, ma una è stata rimossa, l’altra non è funzionale». Quindi urge un provvedimento: dossi e cartellonistica.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Massimo Rogora: «Una proposta ad hoc. Si tratta davvero di un punto critico – ha concordato l’amministratore leghista – Esprimo parere favorevole per quel che riguarda i dossi, non per la cartellonistica di cui peraltro è disseminata la città. Quindi collocheremo dossi pedonali». Stesso discorso anche per viale della Repubblica. «Anche quello è un tratto pericoloso e vorremmo far diminuire anche lì la velocità – ha proseguito l’assessore – Collocheremo controlli più mirati con il laser. Un altro punto critico è nel controviale dove c’è un avvallamento pericoloso. Speriamo di risolvere i problemi».

I problemi di Sant’Anna

Martedì sera si è parlato anche dei problemi che da anni attanagliano il rione di Sant’Anna: parchi, tir che stazionano nella zona dei distributori, illuminazione pubblica, uno spazio per le riunioni dei cittadini. A sollevare la questione Valentina Verga, consigliere Pd. Non meno duro l’intervento di Paola Reguzzoni. «Si tratta di un quartiere dormitorio, l’unico in cui non sono sopravvissuti negozi di vicinato e le case hanno problemi strutturali di dispersione termica. Occorre rifare un ragionamento urbanistico per non lasciare morire il quartiere». Anche Claudia Cerini del Movimento 5 stelle insiste sulla necessità di sistemare la coibentazione anche con eventuali sovvenzioni da parte del Comune.

 

busto-castiglioni-dossi-MALPENSA24