Cena degli avanzi da record a Busto: a Natale cibo per oltre 200 bisognosi

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BUSTO ARSIZIO – Cena degli avanti da record quest’anno: i ragazzi del progetto Diamoci una mano, con raccolta cibo per i più bisognosi all’oratorio di Sacconago, sono riusciti a garantire un pasto natalizio caldo a oltre 200 persone e a consegnare pacchi alimentari a 40 famiglie in difficoltà. Un successo dovuto a due fattori: il grande lavoro dei volontari, che quest’anno hanno organizzato la raccolta di cibo in due giorni, e la generosità dei tantissimi che hanno voluto donare a chi aveva meno di loro interpretando in questo modo il vero spirito del Natale.

Due basi operative

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«Quest’anno per riuscire a garantire maggior rapidità nella gestione della distribuzione di cibo in stazione abbiamo deciso di dividerci in due basi operative: l’oratorio di Sacconago era l’hub per la preparazione dei pacchi per le famiglie e per la preparazione di una parte del cibo caldo da portare in stazione, mentre l’oratorio di San Luigi era l’hub per la preparazione del restante cibo caldo da portare in stazione, e fungeva da sistema rapido per preparare vaschette extra (che sono servite)», spiega Matteo Vago che con Vito Russo è tra i principali promotori dell’iniziativa.

Aiuti per 225 persone

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«Abbiamo aiutato 225 persone, un record agrodolce: da una parte siamo contenti di aver potuto donare felicità e speranza a così tante persone, dall’altra ci fa pensare il fatto che ci siano così tante persone in difficoltà. Abbiamo consegnato pacchi a 40 famiglie: altro record dolce amaro – prosegue Vago –  Il cibo che abbiamo ricevuto è stato portato alla stazione di Busto Arsizio (come cibo caldo) e alle famiglie in difficoltà (sotto forma di scatoloni contenenti pasta, olio, latte, conserve, dolci…)».

Il grande cuore dei bambini

Quest’anno una bambina, figlia di una famiglia di volontari, ha voluto preparare e consegnare qualche regalo (giocattoli incartati) da donare ai bambini più in difficoltà mostrando un grande cuore. «Come sempre, la nostra forza è stato un gruppo di volontari fantastico e molto unito: alcuni ragazzi non conoscevano nessuno di noi, ma sono arrivati e si sono subito messi in gioco, permettendoci di aiutare molte persone – prosegue Vago – Il Covid ci ha colpito e abbiamo avuto qualche defezione dell’ultimo minuto, voglio sottolineare la grande serietà di chi non ha voluto mettere a rischio l’intera iniziativa e ha preferito non rischiare di infettare gli altri, ma i ragazzi hanno dato il massimo».

La forza dei volontari

«I nostri volontari hanno dimostrato un forte senso di responsabilità: hanno capito che il loro tempo avrebbe portato felicità e speranza nel cuore di molte persone e si sono impegnati molto, facendo comprendere a tanti che nel mondo non ci sono solo gli uomini piccoli che hanno colpito Caritas e San Vincenzo, ma ci sono persone con il cuore grande come i nostri bravissimi ragazzi.
Abbiamo respirato il vero spirito di Natale, quello dove esistono insieme la bellezza del dare e quella del ricevere sorrisi, ringraziamenti e apprezzamenti per quello che si fa», aggiunge Vago.

Grazie alle parrocchie e alla polizia locale

«Vogliamo ringraziare molte persone: don Paolo Boldirini e don Claudio Caregnato della parrocchia di Sacconago e don Giovanni Patella della parrocchia di San Luigi, per averci messo a disposizione i due oratori. Le fonti di informazione che ci hanno aiutato e che ci hanno permesso di raggiungere tante persone. Vorremmo ringraziare la polizia locale di Busto Arsizio, nella figura della dottoressa Maria Cristina Fossati, e soprattutto tutte le persone che ci hanno aiutato portandoci qualcosa, che ci hanno permesso di rendere questo angolo di mondo dove viviamo un posto migliore. Nei prossimi giorni porteremo le eccedenze a San Vincenzo, Caritas di Borsano e all’associazione La Fonte di Gallarate».

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