BUSTO ARSIZIO – Parrocchie e associazioni di solidarietà nel mirino a Borsano e Sacconago: ladri e vandali senza cuore né ritegno autori di una serie di raid che finiscono per colpire soprattutto le famiglie più bisognose. Alla San Vincenzo e alla cooperativa di Sacconago sono sparite le buste con i contributi per i poveri e il cibo per il Natale delle famiglie meno fortunate, mentre all’oratorio di Borsano i vandali se la sono presa addirittura con i pacchi di Natale che la Caritas stava preparando per le famiglie bisognose, danneggiando i regali e persino i panettoni. Un oltraggio che è una vergogna per una città che fa della generosità uno dei suoi tratti peculiari.
All’oratorio di Borsano
«Sono entrati nei locali dell’oratorio e hanno spaccato tutto, compresi i doni che la Caritas aveva raccolto per le famiglie bisognose – rivela Emanuele Fiore, volontario della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Borsano – cattiveria allo stato puro, possiamo solo augurare ai responsabili di questo gesto che vengano presi e la paghino molto cara». Danni rilevanti, quelli che stamattina sono stati scoperti dai volontari che hanno aperto i locali dell’oratorio, dove erano state lasciate le scatole regalo che la Caritas di Borsano stava preparando per donarle a Natale alle famiglie bisognose. Entrati per rubare qualcosa, i delinquenti hanno brutalmente vandalizzato tutto quello che si sono trovati di fronte, persino i panettoni. La parrocchia farà denuncia alle forze dell’ordine con la speranza che, visionando qualche telecamera di videosorveglianza, possano
Alla San Vincenzo a Sacconago
Episodi molto simili, e ugualmente inquietanti, si sono verificati nei giorni scorsi anche a Sacconago, alla casa della San Vincenzo, altra associazione che si occupa delle famiglie più povere della città, e alla cooperativa. Raid di ladri che hanno scassinato porte e cassaforti per far sparire le buste con i soldi destinati alle famiglie bisognose, ma anche il cibo che era stato raccolto per i pacchi alimentari di Natale, anche in questo caso da destinare alle famiglie che non hanno di che sfamarsi, e persino un vecchio computer a disposizione dei volontari della San Vincenzo. «Un Natale da dimenticare» ammette uno dei volontari sinaghini. E di fronte a tanta insensibilità c’è di che riflettere.
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