Busto, Cornacchia: «Il sindaco ha superato ogni limite. Tutti a casa»

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BUSTO ARSIZIO – «Andiamo a casa. Cos’altro dobbiamo aspettare per staccare la spina a questa maggioranza di poltronisti, compresi quella della Lega, guidata da un sindaco che ha mancato di rispetto a tutti i consiglieri, si è fatto imporre gli assessori e ha fatto a brandelli la sua lista? Basta. Andiamo tutti a casa». A poche ore dall’incontro di maggioranza di questa sera, venerdì 2 agosto, che molti sperano (ma senza avere certezze concrete in mano) essere decisivo per archiviare la crisi, il consigliere del Gruppo Misto Diego Cornacchia apre il gas e attacca su tutti i fronti.

Cambio in corsa del capogruppo

Diego Cornacchia non è più il capogruppo del Misto e spiega il passaggio del testimone a Maria Angela Buttiglieri: «Una decisione presa in piena sintonia con la mia collega, la quale è espressione di Fratelli d’Italia. Ed è per questo che su mia proposta abbiamo poi condiviso il cambio. Ora Buttiglieri potrà sedere ai tavoli della maggioranza in quanto espressione di un partito della coalizione e portare anche le istanze e posizioni del Gruppo Misto, che sono state spesso inascoltate e lasciate cadere nel vuoto».

La maggioranza dimenticata

Diego Cornacchia dall’inizio del mandato non ha mai mancato di sottolineare la sua appartenenza alla maggioranza. «Un’appartenenza – ribadisce il consigliere – concreta. Critica, spesso, ma sempre propositiva. Tanto che più volte ho evitato scivoloni alla maggioranza stessa, sentendomi come il cane da guardia in mezzo a un gregge di pecore». Un atteggiamento che è stato sempre letto come fastidioso, poco opportuno: «perché – continua Cornacchia – Emanuele Antonelli vorrebbe in consiglio solo chi schiaccia il bottone a suo favore. Ma il ruolo di un consigliere è ben altro che quello di accodarsi in maniera acritica a ogni presa di posizione di sindaco e assessori». Risultato: Gruppo Misto sempre “fuori dai giochi”: «Ma per farmi stare zitto ci vuole ben altro».

L’affondo sulla Lega e sul sindaco

Cornacchia non ci sta alle dichiarazioni di Francesco Speroni. O meglio precisa: «Il segretario cittadino della Lega non può parlare di poltronisti e voltagabbana e chiamarsi fuori, visto che anche a loro non mancano consiglieri che prima sono passati in Forza Italia e poi sono tornati indietro» (il riferimento è a Livio Pinciroli ndr).

E sul sindaco Cornacchia è durissimo: «La situazione a cui siamo arrivati ora era nelle corde di questo mandato. Basta rinfrescare la memoria su quanto accaduto al primo consiglio comunale. Quando è stato eletto un presidente del consiglio, Valerio Mariani, che non era di gradimento del sindaco. Tanto che Antonelli con un gesto di spregio nei confronti di tutti noi eletti, ha abbandonato la seduta e se ne è andato in barba alle più elementari norme di democrazia. Non solo, pure sulla composizione di giunta si potrebbe ricordare che c’è stato chi voleva imporre assessori e forse, in parte, c’è riuscito. E sulla Lista Antonelli? La sua, che è stata spacchettata finché la cosa ora gli è fuggita di mano». E infine Cornacchia conclude: «Eppure pare convinto di avere ancora carte da giocare. Ma come è accaduto dall’inizio del mandato, dovrà ancora una volta sottostare agli ordini ed alle esigenze di altri. Insomma forse a tutto questo caos c’è una sola soluzione: andare a casa e tornare al voto».

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