Con il violino di Lena, Busto restituisce bellezza a chi ha visto l’orrore del Covid

busto covid lena yokoyama

BUSTO ARSIZIO – Busto Arsizio dice grazie agli eroi del Covid nel modo più autentico possibile: scegliendo l’arte. Scegliendo di donare quella «Bellezza che salverà il mondo» a chi, per mesi, ha fronteggiato tanto orrore. Come un meraviglioso contrappasso.

L’arte lenisce il dolore

busto covid lena

Alle 18.30 il violino di  Lena Yokoyama, musicista divenuta celebre dopo l’esibizione dal Torrazzo e dal tetto dell’ospedale di Cremona durante il lockdown, ha incantato il pubblico presente  al Museo del Tessile. Nemmeno la pioggia ha rovinato il momento: l’esibizione è stata sposta in sala conferenze. «Un pubblico speciale – come ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli durante la presentazione dell’artista al De Piante Guest, sede anche dell’omonima casa editrice con accanto la padrona di casa Cristina De Piante – Un concerto dedicato alla prima linea del Covid: medici, personale sanitario, associazioni del terzo settore, forze dell’ordine. E naturalmente al dottor Roberto Stella, medico e presidente dell’ordine provinciale di categoria, tra le prime vittime della pandemia. Anche il dottor Stella ascolterà da lassù il violino di Lena». Il concerto di oggi domenica 27 settembre, è la seconda parte della Giornata del ringraziamento, che “recupera” la Festa Patronale di San Giovanni, il 24 giugno, saltata a causa delle restrizioni Covid, che in mattinata ha visto anche l’assegnazione della civica benemerenza alla memoria del dottor Stella.

L’emozione delle note sul Torrazzo

«Lena è un simbolo – ha continuato Maffioli – Con la sua musica ha lenito il dolore di tantissimi: Cremona è stata una delle città più colpite dal Covid. E siccome a Busto Arsizio noi davvero crediamo che l’arte e la cultura abbiano questo potere balsamico, abbiamo voluto dire grazie alla nostra prima linea anti Covid con una carezza di questo meraviglioso violino». Yokoyama si è detta «Onoratissima di essere qui. Durante il lockdown, come tutti gli altri artisti, ho smesso di esibirmi. Mi sono sentita inutile». Sino a quell’incontro con l’associazione Pro Cremona che le ha chiesto di suonare sul Torrazzo della capitale del violino per tutta la città. «E’ stata un’emozione fortissima – ha spiegato la musicista – Ero sola, con la mia musica che si spandeva in tutta la città. Ho suonato per portare conforto e serenità in un momento difficile: lì ho sentito da aver fatto anche qualcosa per essere d’aiuto». Come fortissima è stata l’emozione «Di tornare in concerto, di poter guardare il pubblico. Ogni musicista crea una connessione con chi lo ascolta attraverso la musica. Dopo il lockdown questa emozione, questa connessione, è diventata ancora più forte».

Busto celebra Roberto Stella e gli Eroi dell’emergenza Covid

busto covid lena yokoyama – MALPENSA24