Busto da lockdown? Brugnone: «Antonelli chieda i dati alla Regione e li pubblichi»

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BUSTO ARSIZIO – E’ ormai indiscutibile che i casi da coronavirus sono in aumento, ma c’è poca chiarezza sui dettagli dei contagiati. Dall’età, alla condizione fisica, alla sintomatologia, fino all’origine del contagio. Ecco allora che il consigliere comunale di Italia Viva, Massimo Brugnone chiede al sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, di pretendere i dati completi da Regione Lombardia e di renderli pubblici. «Perché tutti hanno il diritto di sapere».

Antonelli si attivi in Regione

«Perché Regione Lombardia non comunica i dati ufficiali e completi riguardanti i singoli territori provinciali e comunali? Così si rischia di allarmare i cittadini senza dar loro gli strumenti per capire cosa sta accadendo davvero». La richiesta arriva dal consigliere comunale bustocco di Italia Viva, Brugnone che attraverso un’interrogazione presentata all’amministrazione comunale chiede che il sindaco si attivi per pretendere maggiori informazioni da parte di Regione Lombardia.

Non basta sapere il numero totale dei positivi

In una nota che accompagna l’interrogazione comunale, il consigliere  spiega che in questa seconda ondata, rispetto alla prima, si stanno facendo molti più tamponi anche a persone risultate infette, ma asintomatiche. «Stiamo assistendo a un progressivo e costante aumento dei contagi, ma l’unica informazione di cui siamo in possesso è il numero totale dei contagiati. Questa non è un’informazione completa utile a capire realmente quale sia l’attuale situazione». Ecco quindi la richiesta di rendere pubblici i numeri di quanti tamponi vengono fatti, quanti risultano positivi e quanti di questi sono asintomatici.

I cittadini devono sapere

Dall’altro lato è altrettanto importante capire quanti sono le persone ospedalizzate, i ricoverati in terapia intensiva e quanti sono i posti liberi sul territorio. «In questi giorni – racconta Brugnone – ho assistito anche nella nostra città a espressioni di negazionismo nei confronti della diffusione del virus. È più che mai necessario informare in modo completo tutta la cittadinanza e permettere agli organi di informazione di fare altrettanto così da spiegare anche perché si stanno chiedendo gli attuali sacrifici che stanno facendo ventilare l’ipotesi dell’arrivo di lockdown localizzati».

L’ultima domanda che pone il consigliere riguarda le quarantene preventive effettuate negli istituti scolastici cittadini. «Ce ne sono state? Quante? Dove? E’ un dato che molti genitori chiedono di poter sapere, ma che risponde anche a un’altra domanda che andrebbe approfondita: dove avvengono i contagi? Nelle scuole, nelle rsa, nei locali pubblici? Un esponente politico importante come il nostro sindaco, anche presidente della Provincia di Varese, deve in prima persona guidare la linea politica nel contrasto alla diffusione del virus e deve farlo con chiarezza e trasparenza nell’utilizzo dei dati resi disponibili a tutti i cittadini».

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