Fratelli d’Italia non arretra su Antonelli: «La Lega corre da sola? Non ci fa paura»

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Massimiliano Nardi, presidente del circolo di Fratelli d'Italia, con il sindaco Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – «Se Antonelli decide di ricandidarsi, il nostro candidato sindaco è lui. E se la Lega vuole rompere la coalizione, è una scelta loro, per noi nessun problema, non ci fa paura». Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi risponde al segretario della Lega Francesco Enrico Speroni, che insiste e ribadisce la volontà della sezione del Carroccio di riprendersi la guida di palazzo Gilardoni con un sindaco leghista. «Se Antonelli ha lavorato bene, come dice lo stesso Speroni, perché mai cambiarlo? Mi sembra contraddittorio – il dubbio di Nardi – lo dico senza polemica, con il sorriso sulle labbra, perché non c’è nessun attrito tra le segreterie politiche del centrodestra di Busto. Ma se Emanuele deciderà di ripresentarsi, non siamo pronti a fare passi indietro sulla sua ricandidatura».

Come ha reagito alle parole del suo omologo leghista?

«Speroni deve “vendere il suo pacchetto”, ci sta: niente di strano. Capisco la posizione di una Lega che si sente forte, si vedrà come andranno le elezioni di settembre. Che a Busto vogliano decidere loro sul candidato sindaco è una questione interna alla Lega, io però vorrei capire per quale motivo dovrebbero togliere un sindaco che, per stessa ammissione di Speroni, ha lavorato bene, per proporre ai cittadini un sindaco che è tutto da verificare».

Come andrà a finire?

«Ci siederemo al tavolo, discuteremo, se serve ci incazzeremo. Fa parte del gioco, nel rispetto delle parti. Se poi decideranno di andare da soli, scelta loro: per noi nessun problema, non abbiamo paura».

La minaccia di una spaccatura del centrodestra non vi impensierisce?

«Innanzitutto tocca ad Antonelli sciogliere le riserve sulla sua ricandidatura. A quel punto, quale che sia la scelta, tutte le forze politiche del centrodestra si siederanno attorno ad un tavolo a fare le loro considerazioni. Noi di Fratelli d’Italia non abbiamo intenzione di fare passi indietro sul nome di Emanuele, ma perché ha lavorato bene. Al di là del partito a cui è iscritto».

Per Speroni invece è proprio questo il “vulnus” che lo fa propendere per un candidato leghista…

Decidiamoci su quale sia il metro della scelta. Se va presa a livello locale, basiamoci sui dati locali, e qui abbiamo un’amministrazione uscente da riconfermare. Più che un presunto diritto di bandiera politica. E a quel punto non possiamo fare un discorso di rapporti di forza, perché se cambiano, cambiano altrove e non a Busto. Mi sembra che nel ragionamento di Speroni ci siano delle contraddizioni. Non è 1-2-3 Stella, stavolta tocca a me. Lavoriamo per dare ai cittadini il meglio che si può fare. Migliorare si può, lo ho sempre dichiarato io e anche il sindaco. Ma credo che dobbiamo trovare la quadra per i cittadini, non in base alla bandiera di partito».

Si sa quando Antonelli deciderà se correre per il bis?

«In tempi ragionevoli, ora come ora non c’è un’urgenza impellente. Dopo il periodo pesante della gestione Covid, siamo in piena preparazione di un’altra fase complessa, la riapertura delle scuole. Si stanno già facendo dei ragionamenti, in primis sulle cose da fare a livello amministrativo, ed è giusto  concentrarsi sulla città. Non dimentichiamo che c’è un lavoro importante da portare avanti, quasi un anno di amministrazione ancora».

Ci potranno essere indicazioni dalle elezioni di settembre sul territorio? 

«Non più di tanto, a meno che non ci siano stravolgimenti. Stiamo parlando comunque di una campagna elettorale anomala, che durerà di fatto 20 giorni, non un parametro completamente attendibile. E poi sappiamo che ogni città, soprattutto nelle elezioni amministrative, ha un riscontro diverso».

Varese sta bruciando le tappe sulla scelta del candidato, a Busto il centrodestra non si è ancora dato appuntamento?

«Ne discuteremo, inizieremo a parlarne. A Speroni faccio i miei auguri per una riconferma come segretario, ma nel frattempo avremo ancora diversi incontri costruttivi».

È realistica l’ipotesi di una spaccatura?

«Io lotterò per trovare la quadra della coalizione fino all’ultimo secondo possibile. Ma partendo da un candidato che ha lavorato bene. Chi ha pretese, deve superare l’offerta che c’è sul tavolo. Chi può farlo? Se è solo una questione di bandiera politica, non esiste, noi non ci facciamo da parte».

Per voi c’è solo Antonelli, dunque?

«Se Antonelli si ricandida, il candidato è lui: non avrebbe senso cambiare. Anche perché l’hanno sostenuto tutti fino alla fine».

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