Busto e Gallarate, ospedali in difficoltà. Come intervenire?

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Gli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate sembrano addirittura in dismissione. Lo sottolinea il Partito democratico, che lancia l’allarme sicurezza per gli utenti. Situazione più difficile al Sant’Antonio Abate, dove la fusione gestionale e operativa con Busto, in funzione del progetto per un ospedale unico, ha generato il fuggi fuggi del personale medico. Probabilmente ha ragione Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, quando in una intervista a Malpensa24 afferma che i dem speculano attorno a un problema che, sempre secondo l’esponente della giunta Fontana, hanno in larga parte creato loro con i governi di centrosinistra. Assunzioni bloccate, tagli alla spesa sanitaria, accesso complicato alla professione medica: scelte di cui ora si pagano le conseguenze anche sul nostro territorio. Preoccupante scenario messo in luce da una settantina di primari della provincia di Varese in una recente presa di posizione pubblica. Per non parlare delle condizioni operative dei pronto soccorso, in costante emergenza per gli organici. Detto questo è però vero che l’accorpamento dei due nosocomi in una sola Asst è fonte di una riorganizzazione profonda, nel tentativo di razionalizzare i reparti, cancellare i doppioni, evitare gli sprechi. Obiettivi commendevoli, ma il periodo di transizione, in attesa che venga realizzato il nuovo ospedale, si annuncia più complesso del previsto specialmente per Gallarate. Motivo? Tra le due, quella gallaratese, è la struttura sanitaria maggiormente esposta alla “razionalizzazione”; la sua storia è prestigiosa, alcune eccellenze la identificano ancora oggi, ma i tempi, le necessità, le salvaguardie politiche locali e le risorse non sono più quelle di una volta. E prima che l’ospedale unico diventi realtà passeranno parecchi anni. L’assessore Gallera spera che il cantiere possa chiudere entro la fine dell’attuale mandato regionale. Per come vanno certe cose nel nostro Paese sul versante delle opere pubbliche, dato che non esiste nemmeno il progetto, figurarsi quando e se verrà assegnato l’appalto. Piccolo particolare: occorre trovare 500 milioni per finanziare l’opera. Nel frattempo si deve gestire l’esistente. La Regione promette investimenti per assicurare efficienza e funzionalità nel presente. Ma è scontato che non si potranno gettare milioni dalla finestra per ristrutturare e ammodernare edifici e apparecchiature destinate a una prossima dismissione. E allora, se il Pd fa allarmismi a fini strumentali, qualcuno ai livelli alti di Palazzo Lombardia deve nel contempo garantire che l’assistenza sanitaria a Busto Arsizio e Gallarate non verrà depotenziata. Con o senza l’ospedale unico.

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