Busto, Genoni (M5S): «Sindaco Antonelli, meno selfie e più azioni concrete»

Antonelli selfie coronavirus

BUSTO ARSIZIO – «Sindaco, meno selfie tra uova di pasqua, fiori e donazioni fatte dai privati. E più azioni concrete per affrontare questa emergenza sanitaria ed economica». E’ una stilettata quella che il consigliere del Movimento Cinque Stelle Luigi Genoni rivolge al sindaco Emanuele Antonelli. Seguita da a una serie di domande su come l’amministrazione si sta muovendo: «Dal momento che – continua Genoni – qualche giorno fa siamo stati convocati per un ufficio di presidenza durante il quale si è parlato del prossimo consiglio comunale. Il sindaco però non ha speso una parola, anche solo per renderci partecipi, su come si sta muovendo in questo momento».

Dopo l’uscita del Partito Democratico, in cui si invitava il primo cittadino a diminuire gli “annunci militari” e l’intervento del gruppo di Busto al centro, che in sostanza chiedeva ad Antonelli di “battere un colpo” e a fare squadra, anche i grillini suggeriscono al primo cittadino di «far sentire la sua presenza nelle gestione dei problemi legati all’emergenza, più che apparire in foto e post che alla lunga hanno il sapore della propaganda».

Meno selfie e più coordinamento

«Quando si parla di “vicinanza” del sindaco possono anche andar bene i messaggi di auguri registrati e inviati via luigi genoni cinque stelletelefono e i selfie – continua Genoni – ma siccome non siamo stati informati su nulla, temiamo che quanto fatto dall’amministrazione fino a ora sia ciò che rivelano le foto su Facebook o poco più. E’ vero che Busto è una grande città rispetto ad altre realtà dove forse è più semplice organizzare risposte sul campo. La sensazione che abbiamo però è che stia mancando una gestione dell’emergenza sotto l’aspetto amministrativo e che molte iniziative, interventi o progettualità siano dovuti più che altro alla volontà dei singoli più che a una reale concertazione. Sarebbe interessante sapere, ad esempio, come sta operando il Centro operativo comunale e come il sindaco lo sta coordinando in questa emergenza. Insomma sulle cose concrete sappiamo ben poco e vogliamo chiarezza e trasparenza».

Dalla parte dei nostri medici e infermieri

Luigi Genoni tocca anche il delicatissimo problema della gestione sanitaria della crisi sul territorio. «Senza entrare in polemiche inutili – dice il consigliere grillino – vorremmo sapere come le istituzioni sanitarie stiano supportando il gravoso lavoro del personale sanitario, compreso i medici di famiglia, in questa fase così delicata. A tal proposito abbiamo alcune segnalazioni che ci preoccupano. Per questo vorremmo sapere quale sia stata la dotazione di dispositivi di protezione consegnato ai medici di famiglia; capire come si stanno muovendo gli Usca, com’è la gestione della guardia medica, o se le mascherine donate da Regione Lombardia sono arrivate davvero a chi  più di altri ne avevano necessità».

Infine il consigliere grillino invita a sfruttare meglio una serie di servizi già attivi, «ad esempio quando si consegna la pensione a domicilio agli anziani, si potrebbe anche far recapitare loro materiali di protezione» e ad avviare «un monitoraggio sanitario sul territorio per raccogliere informazioni sulla diffusione del virus, ma anche individuare qui casi di contagio che sono ancora sommersi e sconosciuti».

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