Riaprono garden e vivai. Coldiretti Varese: «Ora i sostegni alle imprese»

garden vivai Coldiretti Varese -

VARESE – Le imprese florovivaistiche di Varese e della Lombardia, da oggi 14 aprile, possono aprire i loro garden e vivai: è una notizia attesa e importante, che arriva dopo un’intensa concertazione «in cui Coldiretti ha messo anima e cuore» come rimarcano il presidente della federazione provinciale Fernando Fiori e Luana Tosarello, responsabile Coldiretti Donne Impresa a Varese. (nella foto questa mattina nel suo vivaio).

Ora i sostegni alle imprese

«Per primi, sul territorio, abbiamo segnalato la grave situazione di emergenza che vive il settore, facendoci portavoce delle istanze di una categoria che, nella provincia prealpina, conta quasi mille imprese e dalla quale dipendono migliaia di famiglie, considerando l’indotto», sottolinea Fiori. «Non abbiamo fatto polemiche, abbiamo lavorato, com’è nel nostro Dna di agricoltori: vorrei anzi ringraziare, ed è doveroso, i rappresentanti politici e istituzionali del territorio che si sono spesi per la riuscita di questo obiettivo, che va a vantaggio del bene comune dell’intera collettività. I risultati sono quindi arrivati, anche se non saranno sufficienti a salvare la stagione: ora continua il pressing per ottenere i sostegni necessari alle imprese».

Ancora esclusi fioristi e negozi

A sancire lo sblocco della situazione è stata la pubblicazione di un chiarimento sulle FAQ della Regione Lombardia, che non lascia spazio a dubbi: in esso si specifica che «in base al DPCM del 10 aprile 2020 e alle Faq pubblicate sul sito del governo, gli imprenditori agricoli possono commercializzare i prodotti della propria attività. Ne consegue che gli imprenditori agricoli (tra cui i florovivaisti) possono vendere al dettaglio fiori, piante, semi, fertilizzanti, ecc.». Via libera quindi allo sblocco delle vendite di gerani, surfinie, azalee, rododendri e di tutte le specialità che caratterizzano la qualità e l’eccellenza del comparto florovivaistico varesino. Resta attiva anche la vendita di piante e fiori nei supermercati, per corrispondenza o consegna a domicilio, mentre sono ancora esclusi gli altri canali (fioristi e negozi).

Selvicoltura e manutenzione aree forestali

Si tratta del secondo risultato positivo ottenuto a stretto giro: venerdì sera, infatti, era arrivato il via libera alla riapertura delle attività di cura e manutenzione del paesaggio (di nuovo a partire da oggi, 14 aprile) prevista dal Decreto del presidente del Consiglio insieme alla selvicoltura e alla manutenzione delle aree forestali. «Anche in questo caso – sottolinea il presidente Fiori – si tratta di un successo di grande rilievo: sull’argomento  è stato evidente l’impegno di Coldiretti che anche a Varese è intervenuta per sostenere le istanze delle imprese, con grande evidenzia anche sui media territoriali e non solo. Il Dpcm in oggetto autorizza le attività di cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione. Un passo avanti positivo, anche in questo caso nel mezzo di una crisi che sta colpendo il settore. Ma c’è di più: la manutenzione del verde pubblico è anche una questione di sicurezza per i cittadini, peraltro nel pieno della stagione dove insorgono le allergie che, senza gli interventi preventivi, rischiano di dilagare, con gravi effetti per una gran parte della popolazione».Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini quindi è importante anche il via libera ai lavori di manutenzione del verde nelle città per cercare di prevenire il dilagare di allergie con l’entrata nel vivo delle fioriture. Una necessità – continua Coldiretti Varese– anche per intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico che ora è importante recepire anche nelle regioni dove ci sono ordinanze più restrittive.

Ripartono anche i boscaioli

Ripartono anche i boscaioli – diecimila in tutta Italia – con un lavoro di pulizia e cura forestale che risulta strategico: la provincia prealpina conta un patrimonio di oltre 55 mila ettari di foreste, con un indice di boscosità tra i più alti della Lombardia. Un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi e alla diffusione degli insetti. La corretta manutenzione delle foreste – precisa Coldiretti Varese – aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme e a prevenire il rischio di gravi incendi da cui, purtroppo, il territorio prealpino non è indenne.

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