Economia agricola in ginocchio. Coldiretti Varese: “Subito gli interventi”

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VARESE – “Occorre intervenire al più presto per salvaguardare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà: dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo agli agriturismi fino alla vendita diretta, senza discriminare le aziende sulla base del fatturato”. Lo rimarca il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori, sottolineando che “interi settori sono in crisi, come il florovivaismo che è messo in ginocchio nel periodo clou della stagione: le piante sono pronte per la vendita, ma in queste settimane di emergenza le vendite sono azzerate, e a giorni i fiori dovranno essere buttati”. Ma, rimarca Fiori, “tutti i settori della filiera agricola stanno attraversando enormi difficoltà, sia per il rischio delle speculazioni sui prezzi, sia per il blocco delle frontiere, sia per le difficoltà nei trasporti: dal latte all’ortofrutta, al florovivaismo, all’apicoltura, alla zootecnia, al settore cerealicolo, alla manutenzione del verde, all’ambito agroforestale e silvicoltura, alla vendita diretta, agriturismo, a chi si occupa di fattorie didattiche e agricoltura sociale senza dimenticare nessuno”.

Crollo del 41 per cento dell’attività

Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, l’attività è crollata nel 41% delle aziende agricole italiane, secondo l’Indagine Coldiretti/Ixe’, e non è accettabile dunque limitare solo alle imprese con meno di 2 milioni di fatturato la sospensione dei versamenti e adempimenti fiscali e contributivi in scadenza tra l’8 ed il 31 di marzo, che vanno pagati entro il 31 maggio.

“L’aumento del fondo per l’aiuto agli indigenti del Decreto ”Cura Italia” è importante per aiutare i più bisognosi ma occorre intervenire per salvare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà. La situazione che si è creata colpisce duramente le aziende agricole, i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di consentire la continuazione dell’attività produttiva, vista la strategicità della fornitura alimentare” rimarca Fiori.

“Ricordiamo che proprio questo approvvigionamento adesso è assicurato sul territorio grazie al lavoro delle nostre imprese agricole che, in linea con la campagna #MangiaItaliano, garantiscono prodotti freschi, genuini e sani, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma. E una grande prova di forza, nel Varesotto, giunge dalle imprese di Campagna Amica che si sono attivate per le consegne a domicilio dei prodotti agricoli”, in particolare nei comuni vicini alla sede operativa delle diverse imprese.

4 italiani su 10 hanno fatto scorte alimentari

Un impegno quotidiano senza sosta che deve fare i conti con un balzo degli acquisti delle famiglie in una situazione in cui con l’emergenza Coronavirus quasi 4 italiani su 10 hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali. “Un impegno sostenuto dalla grande maggioranza dei consumatori che è d’accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti italiani per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce all’Italia il primato nella qualità e nella sicurezza alimentare” conclude Fiori.

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