Gallarate, botte al sacrestano di colore: via al processo. La vittima parte civile

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GALLARATE – Sacrestano aggredito in piazza a Gallarate: Luigi Lamanna a processo il 14 maggio davanti al gup di Busto Tiziana Landoni. Due gli episodi contestati già riuniti in un unico fascicolo. Il difensore Gianluca Fontana ha chiesto e ottenuto che le due richieste di giudizio immediato depositate dalla procura si traducessero in un’ammissione al rito abbreviato. Abbreviato che sarà appunto discusso il 14 maggio (la precedente udienza è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria in corso) con la vittima, Deodatus Nduwimana (nella foto)cittadino italiano originario del Burundi, da 20 anni sacrestano nella parrocchia di Santa Maria Assunta,che si è costituita parte civile.

L’aggravante dell’odio razziale

Lamanna, nel frattempo, resta in carcere. Le due aggressioni aveva sollevato una giusta ondata di indignazione in tutta la città di Gallarate. Al 50enne, infatti, oltre alle lesioni e agli atti persecutori, è contestata anche l’aggravante dell’odio razziale. La prima aggressione risale allo scorso 17 agosto. Lamanna aveva aggredito il sacrestano in piazza Libertà malmenandolo e apostrofandolo con insulti dai toni assolutamente razzisti tra i quali  «Negro di m…. torna al tuo Paese» è forse il più riferibile. La vittima, già in quell’occasione, aveva spiegato che non era la prima volta che Lamanna, con precedenti per rapina e droga, gli si rivolgeva in quel modo. La seconda aggressione, con le stesse modalità, si era consumata lo scorso 18 ottobre. A quel punto Lamanna era stato arrestato e portato in carcere. E’ ancora detenuto. Nduwimana, assistito dall’avvocato Giovanni Pignataro, si è costituito parte civile. Il 14 maggio è prevista anche la sentenza in primo grado.

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