BUSTO ARSIZIO – Le sentenze del Giudice di Pace danno ragione agli automobilisti e annulla dieci verbali di contravvenzione elevati dalla Polizia locale di Busto. Il Comune non si oppone e si trova con un debito fuori bilancio. Poca roba, 1380 euro in tutto, nel “mare magnum” delle casse di palazzo Gilardoni, ma la legge impone un passaggio in consiglio comunale per reperire i soldi, non stanziati nel preventivo, con cui risarcire i multati.
Otto sentenze per dieci verbali
Ed è questo il motivo per cui questi dieci verbali, normali sanzioni al Codice della Strada, sono finite nel dibattito della commissione bilancio di stasera, 23 marzo, che anticipa il voto del consiglio comunale di martedì 28 marzo. Si va dall’eccesso di velocità al disco orario, dai punti della patente all’ingresso in ZTL, fino alla pubblicità su strada e sui veicoli e all’obbligo di guida con lenti. In tutti i casi, otto sentenze per un totale di dieci verbali, il Comune soccombe in giudizio e viene condannato a rifondere le spese di lite o del contributo unificato.
Le domande delle minoranze
Ma il fatto che il Comune abbia perso la “battaglia” legale davanti al Giudice di Pace, senza nemmeno opporsi, ha solleticato la curiosità dei consiglieri. «Andrebbe approfondito come mai i cittadini abbiano vinto il ricorso dopo una sanzione emessa» fa notare Cinzia Berutti (PD). «Forse queste contravvenzioni sono state elevate in maniera non troppo attenta – le fa eco Emanuele Fiore (gruppo misto), citando apertamente il caso della ZTL di via Roma – forse c’è stata un po’ di superficialità nel comminare le multe?».
Una goccia nel mare
E l’ex sindaco Gigi Farioli, che è ininterrottamente in consiglio da svariati lustri, ricorda che «è la prima volta nella storia, a mia personale memoria, che si arriva a dichiarare debito fuori bilancio per delle sanzioni al Codice della Strada». Dubbi e domande a cui presumibilmente in consiglio darà risposta l’assessore alla partita Salvatore Loschiavo. Per ora resta la constatazione che si tratta di una goccia nel mare: 1380 euro, tra sanzioni da restituire e spese di giudizio, a fronte di entrate da contravvenzioni al Codice della Strada stimate per il 2023 a oltre 4 milioni di euro.