Multe ai disabili in ZTL a Busto, «se ne occuperà il Disability Manager»

BUSTO ARSIZIO – Multe ai disabili che transitano nella ZTL di via Roma, «finalmente abbiamo il Disability Manager, che esaminerà queste criticità». In consiglio comunale spunta la soluzione a sorpresa, annunciata dall’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni dopo che il dibattito sul caso sollevato da Audio Porfidio era arrivato ad uno stallo, sulla necessità o meno di «rivedere il processo sanzionatorio». Raccomandata in aula, con l’accoglimento in questa forma della mozione di Emanuele Fiore (Popolo Riforme e Libertà), anche se l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo ha confermato che allo stato attuale non ci sono soluzioni migliorative possibili. Nel frattempo il leader de “La Voce della Città” Audio Porfidio non molla la presa, e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica sul caso delle multe da lui ritenute «illegittime».

Le risposte dell’assessore

Per l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo, intervenuto in commissione in risposta alla mozione di PRL, il caso era chiuso. E lo ha ribadito in aula, spiegando che «l’inserimento delle targhe nella banca dati non è un orpello, ma una facilitazione», che di fatto ha superato il problema emerso con la sentenza della Cassazione del 2017. Rimarcando anche che «l’annullamento in autotutela» delle due uniche multe comminate dopo il cambio di procedura (quelle che hanno fatto ripartire la “crociata” di Audio Porfidio) «non è avvenuto dopo l’esplodere della polemica, ma sulla base della conoscenza del caso». Per l’assessore la soluzione non è nemmeno la piattaforma unica «al cui interno c’è solo lo 0,3% dei Comuni italiani».

La “raccomandazione”

Parole non propriamente in linea con gli intendimenti della mozione, eppure la maggioranza in commissione aveva già aperto al “compromesso” di «tramutare la mozione in raccomandazione», come ricordato in aula dal capogruppo della Lista Antonelli, Marco Lanza. E il suo omologo della lista Popolo Riforme e Libertà, Gigi Farioli, rispettando la volontà del primo firmatario della mozione Emanuele Fiore (assente in consiglio), ha confermato questa soluzione. Pur non rinunciando a rimarcare che «quand’anche fosse solo un caso, c’è qualcosa che non torna. E l’attuale procedura non facilita la vita del soggetto. Tanto che in molti Comuni dove vige ancora l’obbligo di comunicazione, nella sanzione viene riportata l’indicazione espressa del ricorso in autotutela».

Si cambia o no?

In soldoni, se da un lato Farioli spingeva per una mozione che «non fa altro che tradurre in pratica questa volontà di rivedere il processo sanzionatorio, evitando che ci siano ancora sanzioni ai disabili con contrassegno», dall’altro Loschiavo ribadiva che «la direzione mi pare che sia quella. Quando ci sarà qualcosa che ci consentirà di migliorare la procedura, lo metteremo in atto». Uno stallo che viene sciolto dall’intervento dell’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni: «Il Disability Manager esaminerà queste criticità, come già per i casi dei non vedenti accompagnati, che sono ancora più complessi perché non hanno un’auto associata la pass».

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