Multe ai disabili in ZTL, per l’assessore il caso è chiuso: «Dal 2018 solo due multe»

BUSTO ARSIZIO – Multe ai disabili in via Roma, per l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo il caso è chiuso: «Dal 2018, da quando l’accesso alla ZTL per le auto dotate di contrassegno disabili è stato adeguato alla sentenza della Cassazione, sono stati emessi due verbali per mancata comunicazione del transito». Si tratta proprio delle due multe comminate alla figlia di Audio Porfidio. «Per il resto zero».

La mozione

L’assessore ha relazionato sul caso sollevato dall’ex consigliere comunale de “La Voce della Città”, in riferimento alla mozione sulla vicenda, presentata dal gruppo Popolo Riforme e Libertà, che chiedeva, per voce dei consiglieri Emanuele Fiore e Giuseppina Lanza, di «snellire e semplificare le procedure per l’accesso alla ZTL» dei veicoli dotati di contrassegno disabili. «Siamo aperti a valutare la soluzione migliore» sottolinea Fiore, mentre Lanza richiama alla «piattaforma unica nazionale» come strumento utile ad evitare sanzioni impreviste.

La nuova procedura

Ma l’assessore Salvatore Loschiavo (nella foto), rivendicando che «la sensibilità sul tema ce l’ho, perché, ormai è noto, nella categoria ci rientro anch’io», spiazza tutti quando quantifica il numero di verbali notificati, «due», da quando il nuovo sistema di controlli della ZTL è entrato in vigore, con «un’ordinanza del 2018, quando era assessore Max Rogora, per adeguarsi alle motivazioni della Cassazione del 2017». Sentenza che aveva dato ragione proprio ad Audio Porfidio, dichiarando illegittimo l’obbligo di comunicazione del transito nella ZTL per i veicoli con contrassegno disabili.

Le risposte

«Quella procedura non esiste più – chiarisce Loschiavo – quella introdotta nel 2018 prevede che i veicoli a servizio degli invalidi possano accedere alla ZTL senza il rilascio di alcuna autorizzazione. Nella pratica, è stata istituita una banca dati, che viene “popolata” in seguito al rilascio del pass europeo per disabili, dando la possibilità di indicare la targa dell’auto che viene automaticamente abilitata, senza più obbligo di comunicazione». Nella banca dati ci sono circa 2900 contrassegni registrati di cittadini residenti, di cui circa 500 autorizzati al transito nella ZTL, a cui si aggiungono 70 pass di non residenti registrati. «Ma chi non rientra nella banca dati – fa notare l’assessore – ha 30 giorni per comunicare il transito prima che parta la sanzione. E se non lo fa, l’ufficio verbali annulla la multa in autotutela in automatico, senza bisogno di fare ricorso». Una procedura che, per ora, per Loschiavo è più efficace rispetto alla piattaforma nazionale, che «è un’ottima soluzione, ma è ancora in fase sperimentale e non aiuterebbe a risolvere il problema». Caso chiuso? Per la commissione sì, anche se Simone Orsi (Lega) suggerisce di «fotografare i mezzi dal davanti e non da dietro per poter vedere il contrassegno esposto».

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