Caro-mensa, famiglie in pressing sul Comune di Busto: «Servono sconti per tutti»

BUSTO ARSIZIO – Sconti sul secondo figlio per tutti, indipendentemente dal reddito, e nuove fasce ISEE per mitigare i rincari che hanno portato ad un costo dei pasti (6,30 euro) «decisamente elevato». Sono le richieste del “Coordinamento dei rappresentanti dei Genitori di Busto Arsizio“, che torna a fare pressing sull’amministrazione comunale dopo la riunione dei Molini Marzoli in cui il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana si erano impegnati a rivedere le tariffe. «Fissiamo la data della prossima riunione entro la fine dell’anno scolastico» l’invito delle famiglie, che vogliono avere risposte in tempi più stretti di quelli prospettati dagli esponenti della giunta comunale.

La lettera aperta

La presente per esporre le considerazioni dei genitori in merito a quanto emerso dalla riunione tenutasi in sala Tramogge il 23 Aprile 2024 sui rincari delle mense scolastiche. È auspicabile da parte nostra che l’impegno preso dall’Amministrazione Comunale per mitigare i rincari trovi una concreta attuazione nei fatti e che si traduca in un impegno visibile in termini di percentuale di copertura della spesa da parte del Comune. Vorremmo evidenziare il fatto che con le nuove tariffe, nell’arco di 2 anni, le famiglie si ritrovano a far fronte ad un rincaro di oltre il 20% che aumenta in maniera esponenziale in caso di più figli. Come già esposto in riunione, il tema delle agevolazioni sui figli successivi al primo, non deve soltanto considerare gli ulteriori figli che si trovano nella scuola dell’infanzia ma anche quelli che si trovano nella scuola primaria e, soprattutto, deve RIGUARDARE TUTTI, indipendentemente dal reddito. Allo stesso modo si invita ad introdurre scontistiche ulteriori adeguando le fasce ISEE. Inoltre il costo da voi proposto di 6,30 euro a pasto, è decisamente elevato rispetto ai comuni limitrofi, come per esempio Legnano, Gallarate e Varese, che adottano anche diverse fasce ISEE con tetto massimo ben al di sopra degli attuali 6.000,00 euro. Concludiamo con la seguente riflessione: pur non essendo un obbligo da parte degli enti locali (come sottolineato dall’Assessore alle Politiche Educative), la fornitura della mensa scolastica rappresenta un servizio essenziale per le famiglie e gli studenti della nostra città e garantisce, soprattutto a coloro che ne hanno maggior bisogno, almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno assumendo anche un carattere educativo non trascurabile. Un servizio che è fondamentale per gli alunni delle 40 ore e anche per quelli che effettuano rientri pomeridiani e che concorre, di fatto, nella determinazione del diritto allo studio.

Pertanto invitiamo l’Amministrazione Comunale al massimo impegno nel mantenerlo e renderlo fruibile a tutti e a considerare gli investimenti in tale direzione, che si concretizzano in investimenti per i FUTURI ADULTI della nostra città. In attesa di ricevere Vs. comunicazioni in merito alla data della prossima riunione, che auspichiamo avvenga entro il termine dell’anno scolastico, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

Firmato “Coordinamento dei rappresentanti dei Genitori di Busto Arsizio”

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