Alle Bellotti di Busto il teatro va a scuola. E 130 ragazzi vanno in scena al Sociale

BUSTO ARSIZIO – Il teatro entra a scuola e la scuola va a teatro. Al Sociale è andato in scena “L’altro e l’altrove”, spettacolo curato e diretto da Jacopo Pari della scuola teatro Junior di Legnano, con 130 “primini” della scuola media Bellotti di Busto protagonisti in scena. È la conclusione del laboratorio di teatro che la scuola di Sant’Edoardo, che fa parte dell’Istituto comprensivo “Bertacchi” offre già dal 2021 ai propri ragazzi. «Esibirsi al teatro Sociale – sottolinea la dirigente scolastica Fabiana Ginesi – diventa un’occasione di condivisione culturale allargata alle famiglie». Lo spettacolo nella sala di piazza Plebiscito è stato un successo. Dipendenza da internet, bullismo e intolleranza sono stati i temi, attualissimo per i ragazzi, messi in scena nello spettacolo, e offerti anche alla riflessione collettiva.

Il laboratorio di teatro

L’istituto comprensivo “G. Bertacchi” ha inserito, già dal 2021, nel piano dell’offerta formativa, il progetto “Teatro nella scuola secondaria”, rivolto alle classi prime della scuola secondaria di primo grado, in orario curriculare. Il Laboratorio di Teatro, che prevede sedici ore per classe, viene condotto da un esperto esterno in collaborazione con gli Insegnanti di Lettere. Il percorso artistico si pone «come finalità principale – spiega la preside Fabiana Ginesi – quella di avvicinare i bambini alla magnifica arte del “fare finta”, privilegiando la naturalezza e la spontaneità; si chiede loro, infatti, di non rinnegare le proprie caratteristiche umane ed emotive e di tentare di mettersi nei panni degli altri. In questo modo si valorizzano le diversità, si favorisce lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva e, non da ultimo, l’inclusione sociale. La pratica teatrale rappresenta anche una palestra in cui si acquisiscono le competenze sociali e civiche. Attraverso il teatro si impara a costruire insieme agli altri un prodotto culturale, utilizzando molteplici linguaggi e forme espressive; si vive il corpo come “relazione” e “possibilità di apprendimento”, in un connubio che lega dimensione razionale, emotiva e sentimentale».

Gli spettacoli

Nel maggio 2022, dopo mesi di laboratorio attivo, è stato messo in scena lo spettacolo teatrale “La Fabbrica del mondo” al Teatro Sociale di Busto Arsizio. Gli alunni protagonisti del progetto si sono cimentati in una denuncia corale del saccheggio delle risorse naturali e dei cambiamenti climatici attraverso un riadattamento della serie televisiva di Marco Paolini e Telmo Pievani. Quest’anno l’attività teatrale, che vede protagonisti ben 130 alunni delle nostre classi prime, si è conclusa mercoledì 22 febbraio con lo spettacolo teatrale “L’altro e l’altrove”, diretto da Iacopo Pari, docente e fondatore di Scuola Teatro Junior di Legnano, ancora una volta messo in scena al teatro Sociale di Busto Arsizio, con il patrocinio del Comune. «Lo spettacolo, momento culmine dell’attività – sottolinea la dirigente scolastica del Bertacchi – diventa così un’occasione di condivisione culturale allargata alle famiglie e spunto di riflessione su tematiche complesse e vicine ai ragazzi».

“L’altro e l’altrove”

Nel primo atto dello spettacolo ci si è soffermati sulla dipendenza dei giovani da internet e dai social, con l’immagine di giovani che ormai faticano sempre più a staccare lo sguardo dagli schermi di telefoni, tablet, computer e televisori. Un piccolo e semplice imprevisto e la curiosità che ne scaturisce danno ai personaggi che vivono questa storia la possibilità di guardare altrove, di dar luce al mondo intorno a loro, di scoprirne la bellezza e capire ciò che realmente conta. Un messaggio di speranza pervade anche il secondo atto. Qui, attraverso un dialogo
rievocativo tra nonno e nipote
, vengono messe a confronto le problematiche di due epoche diverse: il racconto del presente, di una ragazza vittima di bullismo, fa spazio al ricordo di un passato in cui l’escalation della violenza, dell’intolleranza e del pregiudizio ha condotto prima alle leggi razziali e poi allo sterminio di milioni di persone. Di quel passato oggi si sente l’eco spaventosa negli abissi del Mar Mediterraneo o nei campi di concentramento ancora tristemente diffusi in tutto il mondo. Passato e presente si confondono nella speranza che si possa dare vita ad un futuro diverso in cui bellezza e poesia possano prevalere.

busto arsizio laboratorio teatro bellotti – MALPENSA24