Consiglio tra consulte e regolamenti. E i veri problemi di Busto? Fuori dalla porta

BUSTO ARSIZIO – Quali sono i problemi più sentiti a Busto Arsizio? Se pensate all’ospedale in sofferenza e a quello nuovo che non si sa quando arriverà, all’illuminazione che funziona a singhiozzo, al traffico e ai marciapiedi sconnessi, ma anche alle partecipate indebitate, al futuro dell’inceneritore o agli svariati progetti PNRR, vuol dire che evidentemente siete poco in sintonia con la politica di Busto. All’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì 28 marzo, al di là delle questioni amministrative “di rito”, i temi che verranno trattati sono i contributi alle società sportive (con ben tre punti), il consiglio comunale dei ragazzi, la consulta giovani e le intitolazioni al Cardinal Martini e a don Giussani.

L’odg del consiglio

«Con tutti i problemi che ci sono, dobbiamo stare qui un’ora e mezza a parlare di quattro modifiche a un regolamento?». La confessione di un anonimo consigliere che ieri, 22 marzo, ha seguito il dibattito per la revisione del regolamento sui contributi alle società sportive, potrà anche essere tacciata di qualunquismo, ma basta da sola ad inquadrare la questione. Martedì sera, 28 marzo, tornerà a riunirsi in sala esagonale l’assemblea dei rappresentanti eletti dai cittadini, ma tra gli argomenti all’ordine del giorno, per quanto tutti seri e legittimi, non sembrano esserci questioni propriamente decisive per il futuro della città, per usare un eufemismo.

Maggioranza al sicuro

Tutto grasso che cola per la maggioranza: pur avendo già mostrato nei mesi scorsi qualche divisione anche su alcuni dei temi all’ordine del giorno del prossimo consiglio, è evidente che sia più a suo agio a trattare tematiche meno scottanti. Lo stesso sindaco Emanuele Antonelli lo aveva fatto notare, papale papale, qualche mese fa: «Si vede che non ci sono più i grillini…». Da allora l’opposizione ha provato ad alzare la testa, invocando più volte il dibattito sui grandi temi che toccano il futuro di Busto, ma alla fine di fronte alle porte chiuse del centrodestra le questioni non arrivano in aula. E così la discussione langue su problemi che appaiono lontani dalle priorità della città. Poi non c’è da stupirsi che le sedie del pubblico finiscono per essere occupate esclusivamente dagli “addetti ai lavori”.

busto arsizio consiglio comunale – MALPENSA24