BUSTO ARSIZIO – È stato approvato in giunta l’accordo per la restituzione delle indennità di turno indebitamente percepite dalle educatrici comunali degli asili nido e delle scuole materne nel periodo tra il mese di febbraio del 2013 e il mese di maggio del 2016. La somma complessiva da recuperare è di 205mila euro: sono 81 le educatrici coinvolte, e potranno ridare indietro i soldi in un massimo di 60 rate da almeno 50 euro ciascuna.
Piano “spalma-debiti”
La delibera è stata portata in giunta dall’assessore al personale Mario Cislaghi: «L’accordo che permetterà di spalmare i “debiti” è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali e le RSU, ma ora sta a ciascun dipendente comunale coinvolto accettarlo e scegliere le modalità di restituzione». Sono 81 le educatrici “messe in mora” per la «restituzione delle somme relative all’indennità di turno indebitamente percepita da febbraio 2013 a tutto maggio 2016», come si legge nel testo approvato in giunta.
La battaglia legale
L’illegittimità delle indennità di turno delle educatrici, che sono state tolte dal 2016, è stata riconosciuta da una sentenza della Corte d’Appello di Milano a conclusione di una battaglia legale che era stata portata avanti con l’obiettivo di ripristinare le somme “extra” di circa 100 euro mensili.
Rateizzazione
Ora l’accordo raggiunto con i sindacati prevede che le somme indebitamente percepite (in tutto 205mila euro) vengano in parte compensate con i crediti delle risorse accantonate in via prudenziale dall’amministrazione comunale nell’ambito del Fondo Risorse Decentrate degli anni tra il 2016 e il 2018, e per la restante parte restituite dalle educatrici spalmandole fino a 60 rate da un minimo di 50 euro ciascuna, anche trattenute sugli stipendi per chi ancora è in servizio.