Busto, la benedizione di monsignor Pagani con vista elezioni: «Programmi precisi»

BUSTO ARSIZIO – «La gente chiede programmi precisi, realistici, verificabili, su cui esprimere il suo voto». Ha lo sguardo sulle elezioni amministrative della prossima primavera la benedizione del Prevosto monsignor Severino Pagani a Palazzo Gilardoni. Dal cortile del Municipio invece che dalla sala consiliare, per garantire il distanziamento per il Covid, la guida spirituale di Busto Arsizio invoca «l’amore per il bene comune» di fronte ai rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, oltre che di tanti dipendenti comunali.

Il richiamo alla solidarietà

«Abbiamo bisogno di momenti di consolazione e di grande fiducia» ammette monsignor Pagani, che delinea «tre strade» per la sua benedizione, «la riconoscenza del passato, la condivisione del presente e la credibilità per il futuro». Se l’esperienza del Covid ci induce a «ritrovare la nostra misura, che se vissuta con libertà ci renda veramente grandi nella fatica, nel lavoro, nella speranza» e a «riscoprire il proprio limite», il presente, prosegue il Prevosto, «fa pensare alla condivisione. Di problemi e fatiche», con l’obiettivo di «far crescere uno spirito per cui ciascuno rinuncia a qualcosa e se riesce aiuta l’altro». In particolare «di fronte alla solitudine – rimarca Pagani – ce n’è molta, di tante persone anziane», ma anche alla morte, dato che «solo nella parrocchia di San Giovanni quest’anno siamo già a 100 morti». Ecco perché «di fronte alle tante piccole polemiche, è il momento di ritrovare uno spirito di intelligenza e condivisione per portare avanti il senso della vita sociale».

L’appello ad una politica “alta”

E guardando al futuro, monsignor Pagani si sofferma su quello che sarà il 2021 a palazzo Gilardoni, l’anno delle elezioni amministrative. «Dobbiamo tutti ridiventare credibili – l’appello del Prevosto – anche dal punto di vista istituzionale: alzare lo sguardo, volare alto, ridare slancio alla politica. Uscire dalla “palude” per entrare in terre più feconde, abbandonando schemi vecchi e sigle passate». Un invito ad «occuparsi della cosa pubblica» ma anche ad «assumersi le proprie responsabilità, in funzione del bene comune». Rispetto alla prossima campagna elettorale, Pagani auspica che «nei prossimi mesi si costituiscano gruppi e alleanze dove tenacemente si stabiliscono programmi realistici ma precisi». Perché «la gente oggi chiede efficienza degli uffici, velocità dei procedimenti, gestione delle responsabilità», in «un contesto umano dove è salita molto l’aggressività, tutti si arrabbiano con tutti». E allora l’invito è ad essere «più moderati nei giudizi» e a mostrare «onestà dei pensieri e analisi realistiche, senza demagogie, populismi, interessi di parte».

I ringraziamenti del sindaco

«Un anno particolare ma ci abbiamo tenuto a fare questa benedizione, perché quest’anno avremmo bisogno di 25 benedizioni, perché è stato un anno abbastanza tragico». Le parole introduttive del sindaco Emanuele Antonelli, che ha rivolto un ringraziamento «a tutti i dipendenti del Comune, ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, agli assessori e allo staff». Perché anche nell’anno dell’emergenza Covid «il Comune è andato avanti lo stesso ed è riuscito a garantire i servizi ai cittadini grazie al grosso lavoro che tutti i dipendenti hanno fatto, chi in smart working e chi in presenza. Egregiamente come al solito». Un ringraziamento «quintuplo» ha ammesso il sindaco, «nell’ultimo anno del mio mandato». Unito al ricordo a chi non c’è più: «Troppe persone se ne sono andate per questo maledetto virus – ha affermato Antonelli – speriamo che il prossimo anno sia migliore sotto ogni punto di vista».

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