Busto, i 100 anni del liceo Crespi e il taglio del contributo scolastico: «Per famiglie e studenti»

BUSTO ARSIZIO – «Una scelta etica» che rappresenta un caso unico in provincia di Varese. Il liceo Crespi di Busto Arsizio è stata la sola scuola di tutto il territorio a tagliare il contributo scolastico base «Che passerà per un solo anno, non potevamo fare di più, da 150 a 90 euro – spiega la dirigente Cristina Boracchi – E’ un modo per essere accanto alle famiglie dei nostri studenti in un momento oggettivamente difficile per tutti noi». Il Crespi quest’anno festeggia i cento anni di fondazione. Tantissime le iniziative, tra spettacoli, rincontri e persino l’inaugurazione di un museo diffuso, che dal 26 gennaio sino alla cerimonia del Centenario il 31 maggio celebreranno un compleanno straordinario.

Accanto alle famiglie

Ma il primo atto che suggella un rapporto tra istituto e “utenti” è un gesto di solidarietà fattiva verso le famiglie degli studenti. «L’idea nasce da una sollecitazione della dirigente – aggiunge Emanuele Agosti, presidente del Consiglio di Istituto – Che il Consiglio ha immediatamente condiviso. Lo abbiamo inteso come un gesto di fattiva solidarietà nei confronti delle famiglie degli studenti». Non una goccia nel mare: il “risparmio” per le famiglie potrebbe sembrare una piccola cifra ma, in realtà, arriva al termine di un percorso iniziato 16 anni fa. «E’ un tassello che va ad aggiungersi, ad esempio, alle numerose gratuita alle quali i nostri studenti hanno accesso». Dai corsi pomeridiani alle certificazioni, sino all’accesso al comodato d’uso dei libri di testo o al non pagamento delle uscite culturali (anche all’estero) per le famiglie in bassa fascia Isee.

Unico caso in provincia

Il liceo Crespi è un’eccellenza a livello regionale e non solo. Lo dimostrano i risultati conseguiti dagli studenti anche a livello nazionale. Come è riuscito l’istituto là dove nessun’altra realtà della nostra provincia è arrivata? «Ci siamo aggiudicati una serie di bandi nazionali, regionali e europei – spiega Boracchi – Possiamo contare, e di questo siamo grati, su canali privati e sponsor. Il Lions Club Busto Arsizio Host quest’anno assegnerà una borsa da 2.500 euro. Abbiamo una Fondazione, la Fondazione Crespi, che ogni anno eroga tra le 35 e le 40 borse di studio. Facciamo crowdfunding sul territorio. E’ un impegno costante che ci ha premiati. Abbiamo fatto tutti i calcoli del caso: grazie a tutto questo per un anno, mantenendo tutti i servizi in essere e portando avanti il piano di migliorie come già previsto, abbiamo visto che poteva fare questo gesto di vicinanza e solidarietà alle famiglie che, da anni, sono fidelizzate alla nostra scuola».

Il Centenario

Tornando al Centenario il programma di eventi è ricco di spunti con una cifra ben precisa che spiega il professor Davide Ferrè, referente dell’area classico: «Si tratta di eventi che leggono la complessità moderna attraverso i classici». Il motto Non scholae sed vitae discimus e il logo del programma di festeggiamenti sono stati, invece, prodotti da due studentesse: Arianna Gatti che ha disegnato il logo e Beatrice Cavazzana che ha scelto il motto.

L’attualità della tradizione classica

Il primo appuntamento del calendario è previsto per il 26 gennaio (14,30 – nell’aula magna della scuola) vedrà come ospite il professor Maurizio Bettini, personaggio di spicco nel mondo accademico, fondatore del Centro per l’antropologia del mondo antico: «Ha approfondito studi di questo tipo per primo in Italia. Parlerà di diritti umani nell’antichità con uno stile divulgativo molto apprezzato. E’ questa la linea degli eventi: attualizzare la tradizione classica che resta comunque la radice da cui partire. I diritti umani, nell’antichità come oggi, sono di estrema attualità».

busto liceo crespi centenario – MALPENSA24