BUSTO ARSIZIO – Un centinaio circa i partecipanti alla manifestazione pro Palestina “contro l’aggressione sionista, contro il genocidio del popolo palestinese” promossa dalle 15 di oggi, sabato 20 aprile, da sindacati autonomi e associazioni del territorio.
Stop al genocidio
Il corteo si è mosso da piazza Garibaldi a Busto Arsizio intorno alle 15.20 circa. «Questa è l’ennesima manifestazione a sostegno della Palestina organizzata sul nostro territorio – spiega il sindacalista Cobas Antonio Ferrario – E sono ancora troppo poche, perché questa non è una guerra è un genocidio. E’ il genocidio del popolo palestinese. Di fronte ad una cosa del genere come si fa a non reagire? Le attuali scelte politiche, tra l’altro, danneggiano i lavoratori. I costi per la guerra sono pagati con tagli alla Sanità, ai Servizi Sociali, alla Scuola e gravando sulle tasche dei lavoratori. Questa non è una guerra, qui muoiono i civili, donne e bambini vengono spazzati via senza colpe, una cosa simile non si era più vista dalla Seconda Guerra mondiale».
Sanzioni, due pesi e due misure
«Siamo qui a Busto perché questa è forse la città più importante del territorio. Un territorio che deve sapere e deve reagire, non possiamo restare indifferenti davanti a una simile massacro – spiega un altro sindacalista Cobas, Eugenio Busellato – Migliaia di bambini e donne (i morti nella striscia di Gaza sono stati stimati al momento in 36mila) massacrati nel silenzio generale. E guardo anche alle sanzioni: la Russia è stata sanzionata per la guerra all’Ucraina, tra l’altro con danno economico anche sul nostro territorio per le aziende che avevano rapporti commerciali con realtà russe, mentre Israele non è mai stato sanzionato. Noi continueremo a denunciare».