Argento ai campionati mondiali di pizza piccante. A Busto il top gun del gusto

busto pizza mondiali

BUSTO ARSIZIO – Si è appena laureato vice campione del mondo per la pizza piccante migliore che sia mai stata sfornata. A Scalea, dove Saverio Labate, titolare della pizzeria d’asporto La piazzetta di piazza Carlo Noè a Sacconago, i giudici sono andati in visibilio incoronando super campione al termine della 18esima edizione di una competizione che richiama i pizzaioli di mezza Europa.

A Sacconago la pizza piccante è mondiale

Il segreto? «l’equilibrio fra gli abbinamenti di sapore – spiega Labate – Faccio questo lavoro da 14 anni. Prima come piazzaiolo in un locale di Busto Arsizio, poi dal 2010 in proprio qui, nella mia pizzeria. Da meno di un anno è arrivata la svolta della vita. Ho scoperto la pizza gourmet. Un mondo completamente differente». E sono arrivati i premi. Primo assoluto a Word Pizza Contest di Rimini per la miglior pizza tradizionale, vice campione del mondo per quella piccante «adesso punto al risultato a Parma. Speriamo di fare bene». Quella organizzata a ogni anno a Parma è la Champions League dei pizzaioli: lì si laureano i migliori in assoluto. I top gun del forno a legna. «In tutto 800 concorrenti – spiega Labate – 47 nazioni rappresentate. I migliori pizzaioli da tutto il mondo saranno lì». Al suo debutto a Parma, la scorsa primavera Saverio si è piazzato al 50esimo posto battendo altri 750 sfidanti.

Per maestri i due Michelangelo della pizza

Ma questa pizza piccante a 5 stelle cosa nasconde? «Una crema di friarielli (simili alle cime di rapa) e mela verde per stemperarne l’amaro. Salsa di pomodoro piccadilly, salsiccia calabra a chilometro zero saltata in padella con anduja a dare il piccante. Per pulire la bocca salsa di yogurt con lime e erba cipollina e rafano a guarnire i bordi». Labate punta sulla qualità. «il km zero è il mio standard di riferimento. Così come la pasta fatta lievitare per 70 ore, con farina di cereali ad altissima digeribilità». Il maestro della pizza in pala bustocca ha anche due modelli di riferimento: «Giorgio Nazir, artista della pizza, plurititolato campione del mondo e Paolino Bucca, una leggenda, medagliatissimo e ribattezzato il Ronaldo della pizza. Per il bilanciamento dei sapori devo tutto allo chef Luciano Bertuzzi». Fare bene a Parma è l’aspettativa sul breve periodo. Ma il sogno nel cassetto? «Aprire una pizzeria non solo d’asporto a Busto Arsizio. E’ l’occasione che aspetto da tempo. E’ il mio progetto per il futuro».

busto pizza mondiali

busto pizza mondiali – MALPENSA24