Busto, sanificazione seggi solo a tarda notte. Genoni (M5S): «Vergognoso»

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BUSTO ARSIZIO – Sanificazione dei seggi nel cuore della notte, con il personale addetto alle operazioni di voto costretto a rimanere per presidiare le postazioni. E scoppia la polemica. A dare fuoco alla miccia è Luigi Genoni, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e scrutatore in questo referendum: «Abbiamo chiuso il seggio alle 23, ma siamo rimasti più di 3 ore ad aspettare che il personale addetto a sanificare i seggi arrivasse. E’ davvero vergognoso questa mancanza di rispetto da parte di chi ha organizzato e predisposto il servizio senza prevedere più squadre di sanificatori».

Basta, di pasticci ne abbiamo fin sopra i capelli

«A parte il fatto che nella comunicazione del Comune, che ci è stata inviata solo ieri sera, si legge che le operazioni di sanificazione ai seggi sarebbero iniziati alle 22.30, quando invece la chiusura è prevista su tutto il territorio nazionale alle 23. Certo un dettaglio – dice Genoni – ma che alla luce di quanto realmente successo lascia intendere con quanta poca attenzione è stato predisposto il servizio».

Genoni è furibondo: «Non è la prima che si vota a Busto Arsizio – dice – e il numero delle scuole e delle aule è quindi risaputo a Palazzo Gilardoni. Mettere in campo un servizio di sanificazione efficiente e da svolgere in tempi piuttosto ridotti non dovrebbe essere una cosa complessa. Invece no: c’è chi è rimasto ad aspettare il turno del proprio seggio anche più di tre ore, nel cuore della notte». E quella di Genoni è una voce che raccoglie molte altre proteste. Tanto che c’è chi dice: «Visto come sono andate le cose avremmo potuto farlo anche noi personale del seggio».

Notte in bianco e silenzio del sindaco

«Già ieri sera (domenica 20 settembre) – continua Genoni – in attesa della squadra sanificatrice ho scritto quanto stava accadendo su una chat dell’amministrazione. Tutti hanno letto il messaggio, ma nessuno della maggioranza ha osato rispondere o intervenire».

E poi arriva la bordata: «Siamo stanchi dei silenzi di questa amministrazione, guidata da un sindaco che davanti a ogni problema, anziché fare chiarezza e garantire trasparenza sceglie il mutismo. Si veda il caso legionella, ultimo esempio di una lunga serie di mancate risposte. Non una parola, non una spiegazione, non un avviso ai cittadino. Solo qualche post tardivo sulla pagina Facebook, come se il social fosse il luogo deputato per dare risposte ai cittadini e ai consiglieri».

E poi conclude: «La nostra posizione è chiara: Emanuele Antonelli prenda atto del suo fallimento amministrativo e si dimetta. E la Lega, partito che ha sostenuto il primo cittadino, si assuma le proprie responsabilità politiche».

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