Busto, scontro Antonelli-Rogora sul dosso in viale Diaz. Speroni prova a mediare

Max Rogora e il sindaco Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – Il sindaco decide di realizzare un dosso sul viale Diaz, all’altezza dell’incrocio con le vie Orrù e Verri, ma l’assessore alla viabilità non ci sta. «Mi adeguo ma non condivido. C’erano altre soluzioni da sperimentare». Così Massimo Rogora, titolare della delega alla viabilità, esercita la sua personalissima “obiezione di coscienza” rispetto alla scelta del primo cittadino Emanuele Antonelli di non modificare i sensi di marcia attorno al Tribunale nell’ambito della riorganizzazione viabilistica che seguirà all’apertura del nuovo parcheggio di via Volturno e alla realizzazione della rotatoria di largo Giardino. Nello scontro si inserisce il segretario cittadino della Lega Francesco Enrico Speroni a fare da mediatore: «Riesaminiamo la situazione».

L’idea dell’assessore

Uno dei problemi su cui i tecnici stanno ragionando è il pericoloso incrocio tra il viale Diaz e le vie Orrù e Verri. Già oggetto di molti incidenti, anche gravi, perché le auto che percorrono il viale della Gloria tendono a sfrecciare, da o verso i Cinque Ponti, mentre quelle che provano ad immettersi sul viale spesso lo fanno con grande fatica. E in mezzo ci sono i pedoni, costretti a buttarsi sulle strisce zebrate facendo il segno della croce. Ecco perché l’assessore alla viabilità Max Rogora aveva ipotizzato con i tecnici la sperimentazione del doppio senso di marcia in via Volturno, proprio davanti al Tribunale (e al nuovo posteggio), per decongestionare il traffico su via Verri e indirizzare le auto, che un domani usciranno dal multipiano, verso la maxi-rotonda di largo Giardino piuttosto che sull’incrocio Diaz-Orrù-Verri. Controindicazioni? Si dovrebbero sacrificare i posti auto a bordo strada su via Volturno, ampiamente compensati, secondo Rogora, dalla disponibilità di posti garantita dal nuovo parcheggio.

Il diktat del sindaco

Ma il sindaco Emanuele Antonelli, che detiene la delega ai lavori pubblici, ha deciso diversamente: niente cambi di viabilità, ma un rialzo pedonale sul viale Diaz, all’altezza dell’incrocio con le vie Orrù e Verri. Tecnicamente un “passaggio pedonale sopraelevato”, volgarmente un “dosso”, proprio come i tanti realizzati negli ultimi mesi per favorire il rallentamento della velocità delle automobili e la sicurezza dei pedoni. Ma l’assessore Max Rogora non condivide la decisione di Antonelli, e non si fa problemi a dirlo pubblicamente. Avrebbe preferito la sperimentazione del doppio senso di via Volturno, combinata, piuttosto del maxi-dosso, con un’isola spartitraffico all’incrocio Diaz-Orrù-Verri, per evitare i rischi per i pedoni e i mezzi di soccorso che transitano sul viale. «Ma decide il sindaco – allarga le braccia l’assessore – e io mi adeguo».

La mediazione di Speroni

busto francesco speroni tasseTra i dubbi anche il costo dell’opera: per il rialzo all’incrocio tra via Galvani e via Isonzo sono stati spesi 35mila euro, qui ci sono problemi di altezze diverse tra i marciapiedi, di tombini da spostare, oltre al fatto che viale Diaz è molto più largo. Così, dopo il botta e risposta a mezzo stampa tra Antonelli e Rogora, nello scontro prova a mettersi in mezzo il segretario cittadino leghista Francesco Speroni. «Se sia meglio un dosso, una rotonda o un doppio senso è da valutare – sintetizza l’ex europarlamentare – io penso di sentire Rogora e di convincere il sindaco a rivalutare la questione, considerando che le competenze tra lavori pubblici e viabilità si intersecano e che chiaramente le valutazioni possono essere diverse. Ma credo che una mediazione sia possibile, esaminando la situazione in modo più sereno».

busto dosso viale diaz – MALPENSA24