Busto, la solidarietà del sindaco Antonelli alle pasticcerie Paganini: «Bentornati»

antonelli paganini

BUSTO ARSIZIO – Le pasticcerie Paganini riaprono e incassano il bentornato dal sindaco di Busto Emanuele Antonelli. «Bentornati», è il commento al post pubblicato sul profilo Facebook di Antonelli con allegata foto del primo cittadino sorridente insieme alla titolare e a due dipendenti scattata dietro al bancone della Pasticceria Paganini di via Mameli. Post completato dall’hashtag #Antonellisindaco.

paganini post antonelli

I negozi furono sequestrati

Entrambi i negozi (l’altro si trova di fronte al tribunale) furono posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria lo scorso 24 ottobre. «La misura cautelare reale – spiegava un comunicato della procura di Busto – è stata disposta a conclusione di un’articolata attività di indagine svolta dall’aliquota reati contro l’ambiente e la salute della procura, in collaborazione con i carabinieri del Nil, i carabinieri forestali, gli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Agenzia tutela salute Insubria, gli agenti della polizia locale e l’ispettorato del lavoro. In precedenza vi erano stati complessivamente tre controlli più un accesso per verificare l’ottemperanza alle prescrizioni con esito negativo».

L’attività ha consentito di contestare una serie di reati commessi dai titolari dell’attività. «La presenza in entrambi i punti vendita di alimenti, detenuti per la vendita, in cattivo stato di conservazione in quanto con data di scadenza o termine minimo di conservazione abbondantemente superati (anche da molti anni) – si legge nella nota ufficiale del procuratore capo – Privi di etichettatura o di indicazioni circa la loro provenienza, lo stato fisico originario (fresco o surgelato) e la data di congelamento, ovvero conservati senza protezione, alcuni dei quali congelati con termine di durabilità abbondantemente superato». Su questo fronte la richiesta di oblazione per un ammontare di 38 mila euro da parte dei titolari ha permesso alle attività di riaprire con autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria del 21 novembre scorso.

Contestato il reato di caporalato

Restano in piedi i delitti contestati in relazione alla gestione dei dipendenti. L’accusa, in sintesi, è quella di caporalato. «I dipendenti sono stati per anni retribuiti con retribuzioni palesemente difformi dai contratti in violazione alla normativa sull’orario di lavoro e approfittando dello stato di bisogno degli stessi. I dipendenti – si legge ancora nella nota della procura – Sono stati in più occasioni anche minacciati di licenziamento e di cattive referenze qualora non avessero accettato dette condizioni di lavoro, nonché in un caso, di incendio dell’autovettura di una dipendente. E’ contestato inoltre di aver costretto un lavoratore a rimanere sulla propria autovettura parcheggiata nei pressi della pasticceria, senza consentire allo stesso di potervi accedere per il turno di lavoro, in quanto al suo interno era in corso un controllo dell’ispettorato del lavoro».

Il difensore Cesare Cicorella ha sostenuto, quale linea difensiva, che si sarebbe trattato della vendetta di dipendenti non riconfermati. Mentre sul fronte degli alimenti scaduti si sarebbe trattato di merce destinata ad essere buttata e non utilizzata. Alcune date di scadenze risalivano al 2014..

Ora i Paganini hanno ricevuto il «Bentornato» del sindaco Antonelli. Il post del primo cittadino, com’è facilmente intuibile, ha suscitato contrastanti reazioni in città.

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