BUSTO ARSIZIO – «Potrei dire che è una buona idea, ma non è certo una proposta, come invece sostengono i promotori». Chi parla è il segretario cittadino della Lega Francesco Speroni e il tema sul tavolo è il Parco della Genesi, che un nutrito gruppo di cittadini chiede di realizzare all’interno dell’area dell’ex Calzaturificio Borri.
Speroni per il momento non entra nel merito della progettualità, «anche se – spiega il segretario del Carroccio – ho approfondito l’argomento e posso dire, utilizzando un gioco di parole, di conoscere la genesi del Parco della Genesi». Il leghista però “retrocede” la progettualità: «I promotori continuano a parlare di proposta, ma al momento quella è solo un’idea».
Perché?
«In tutto ciò che scrivono, nei documenti inviati in Comune non c’è materialmente un testo di proposta di delibera. Mi spiego meglio – continua Speroni – eppure lo Statuto comunale parla chiaro. L’articolo 33 dice testualmente: “Si intendono per “proposte” le richieste scritte, presentate da almeno 2000 elettori nel Comune, per l’adozione da parte del competente organo comunale di un atto rispondente ad un interesse collettivo. E la proposta deve contenere un testo di deliberazione o di atto comprensivo dell’imputazione dell’eventuale spesa”. Ecco questo testo manca e quindi credo sia corretto parlare solo di premesse e non di proposta».
Basta con sta storia del doppio ruolo
Infine Speroni risponde anche a chi allude che il doppio ruolo di Antonelli di sindaco e presidente della Provincia abbia comportato un surplus di impegni tale per cui il primo cittadino non ha avuto tempo di rispondere in merito al Parco della Genesi. «A parte il fatto che lo Statuto prevede che anche un dirigente possa dare spiegazioni – conclude Speroni – quella del doppio incarico è qualcosa che non sta in piedi. Lo prevede la legge, quindi piuttosto che con il sindaco sarebbe meglio prendersela con il legislatore che ha previsto questa scemenza».
Ex Borri, perché il sindaco di Busto ignora la proposta del Parco della Genesi?