Ex Borri, perché il sindaco di Busto ignora la proposta del Parco della Genesi?

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Nell’edizione del 20 u.s. è apparso l’articolo “A Busto l’ex Borri si rifà il tetto. Ma sulla destinazione è ancora notte fonda” e io, come cittadina di Busto e firmataria della Proposta di Progettazione partecipata del Parco della Genesi ho un sussulto di sconcerto misto a rabbia.

Il Sindaco aspetta proposte che non vengono e quando queste vengono presentate con il sostegno di un gran numero di cittadini, non la degna se non di una “bozza di risposta” – così era titolato il file che pare sfuggito dall’affrettato click sul tasto INVIO di un dirigente in affanno – dove non si legge la firma del Sindaco alla quale è stata indirizzata.

Oggi la stampa locale ritorna sull’argomento, riportando le dichiarazioni del Sindaco che ancora non sa che fare se non aspettare che finiscano i lavori di messa in sicurezza dell’edificio. Allo spazio chiesto dai cittadini per un’area verde nessun accenno.

Ho letto di documenti programmatici, come la Convenzione di Aarhus sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali ratificata in Italia nel 2001, che auspicano e favoriscono il nostro coinvolgimento nella gestione della città; anche il TG regionale ci racconta di quante aree sono state risanate e progettate con i cittadini che poi ne beneficiano, mentre a Busto Arsizio una civile richiesta viene così platealmente ignorata!

Che il sindaco Antonelli, anche a causa del doppio incarico di presidente di provincia, sia molto occupato è comprensibile; i tempi che viviamo sono difficili anche per gli amministratori, ma ricordo che la “bozza di risposta” è stata inviata il 18 febbraio (Covid-19 per tutti noi ancora inesistente) e che il minimo di buona creanza, che un cosiddetto primo cittadino deve saper dimostrare, avrebbe dovuto indurre ad una diversa accoglienza della Proposta di Progettazione Partecipata del Parco della Genesi.

Margherita Della Bella

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