Busto, venti studenti del liceo Crespi premiati alla prova di latino

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BUSTO ARSIZIO – Latino lingua morta? Non sembrerebbe assolutamente defunta la lingua di Cicerone, se si pensa che una ventina di studenti del liceo classico Crespi ha portato a casa la certificazione. Non solo un passaporto per la lingua inglese, dunque, che tutti gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado vorrebbero agguantare, ma l’idioma degli antichi romani è ancora di alto gradimento. Almeno per quel che interessa i ragazzi del Crespi che hanno capito che per conoscere la realtà non serve solo l’informatica, l’inglese, l’economia o la matematica e la fisica, ma anche lo studio di Seneca, Orazio o Virgilio è utile per mettere ordine in testa, per avere un metodo, per scoprire l’etimologia delle parole, per sviluppare al pari della matematica le capacità logiche e ancora per penetrare a fondo nell’affascinante mondo degli antichi, conoscere le nostre radici e per capire meglio le discipline umanistiche e non solo.
Così si sono cimentati in una prova messa a punto dall’Ufficio scolastico della Lombardia in collaborazione con la Consulta universitaria di studi latini che ormai da due anni promuovono quest’iniziativa per dare appunto valore allo studio delle discipline classiche. Sul modello delle sperimentazioni già attuate in altre regioni e in altri paesi europei utilizzando le scale e i livelli di conoscenza previsti dal quadro di riferimento europeo per le lingue moderne, le prove si articolano su tre livelli. L’A2, il Vestibulum, senza dizionario, un’ora e mezza a tu per tu con uno scrittore antico. Idem per il B1, Janua, ma con un livello di difficoltà maggiore e il B2, il Palatium, con vocabolario e ancora più complesso.

Gli studenti certificati

Hanno conseguito il livello A1 Natalia Cornacchiari, Francesca Fiorin, Beatrice Fontana, Eleonora Giana, Savino Eleonara e Benedetta Speroni

L’A2 Estelle Facco, Chiara Locarno, Sofia Mancini, Angelica Marrapodi, Margherita Moretti, Agnese Nascimbene, Carolina Pedrazzi, Lucrezia Scandroglio, Eleonora Telasi, Eleonora Tellatin e Camilla Testa.

Infine il B1 Camilla Bernardi e Paola Gessaghi.

L’agone di lingua greca

Sempre il liceo classico si è fatto promotore dell’Agone Interprovinciale di lingua Greca, una competizione promossa in collaborazione con l’Associazione Italiana di Cultura Classica sezione Lombardia, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e della Provincia di Varese. Settimana scorsa si è svolta la premiazione. E per sottolineare l’importanza di un evento culturale che è stato capace di coinvolgere tanti ragazzi su temi apparentemente lontani dagli interessi dei giovani, erano presenti all’evento, oltre alla Dirigente del Crespi CristinaBoracchi, l’assessore del Comune di Busto GigiFariolie il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale Angelo Maraschielloche hanno di persona consegnato gli attestati a tutti i partecipanti.Un commento lusinghiero è stato riservato ai lavori degli studenti, in particolare a quello vincitore assoluto: una traduzione di Omero non solo corretta ma anche attenta allo stile, corredata da un commento intelligente e approfondito.

Nella stessa sede è stata premiata Clelia Altomonte, del Liceo Crespi, che ha conseguito la menzione d’onore per il X Certamen Cremonense.

Da tutti è emerso il plauso per una sfida che la licealità classica sta vincendo nella logica di una scuola non solo job oriented: le competenze e la ricchezza culturale della frequentazione dei classici aprono infatti orizzonti di senso e sostengono una abilità critica davvero uniche. I licei classici nazionali sono ormai riuniti in una rete che dà vita annualmente alla notte dei licei classici.

 

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