Busto, truffava raccontando la storia del figlio malato: presa dalla polizia

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BUSTO ARSIZIO – Raccontava la storia (finta) del figlio malato per farsi dare del denaro: presa la truffatrice del Ventolin. E anche il suo complice.  Il caso era rimbalzato in modo eclatante sui social network. A Busto e dintorni decine di persone segnalavano la presenza di questa “presunta” madre di figlio asmatico, di bassa statura, piuttosto robusta e con i capelli scuri sempre raccolti, che si presentava nei bar o citofonava (spesso a notte fonda) a casa di qualche malcapitato raccontando appunto di avere il figlio malato d’asma in crisi respiratoria e di aver bisogno di farmaci.

Truffatrice denunciata insieme al complice

Farmaci specifici, come il Ventolin appunto, che sono sì diffusi ma non di uso così comune. Se, come era nelle sue speranze, la vittima designata non aveva in casa il medicinale richiesto la donna chiedeva del denaro. Medicinali a alto costo con prezzi (fasulli) da 45 euro a confezione. La truffatrice spiegava che il marito era in viaggio e che era lui a gestire i conti di casa. Lei non aveva denaro e quel figlio non respirava. Naturalmente, spiegava la donna, al ritorno a casa del consorte con accesso ai conti avrebbe restituito sino all’ultimo euro. In qualche occasione la donna, poi rivelatasi una trentunenne già nota alle forze di polizia, si è ritrovata con del Ventolin in mano (prontamente gettato non appena voltato l’angolo). In altre occasioni ha invece ottenuto il denaro richiesto. Non solo, in alcuni casi, inspiegabilmente, in assenza di denaro la trentunenne aveva cercato di salvare il figlio malato facendosi dare sigarette, scroccando un caffè e in un’occasione facendosi consegnare persino un gratta e vinci.

Un gratta e vinci per “curare” il figlio malato

Quando la donna si presentava nei bar, al suo fianco spesso spuntava il complice, alto, longilineo e con il capello brizzolato ben pettinato, rivelatosi essere un quarantasettenne a sua volta già noto alle forze di polizia, che spacciandosi per il compagno della trentunenne garantiva che il marito della donna sarebbe a breve tornato da un viaggio e avrebbe ripianato il prestito. La vicenda non è ovviamente sfuggita agli uomini del commissariato di Busto Arsizio che, forti delle immagini registrate da alcune telecamere dove la coppia era ben visibile, si sono messi alla ricerca dei due. Trovandoli e denunciandoli per truffa e insolvenza fraudolenta.

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