Busto, tutti gli ostacoli sulla ciclabile di viale Alfieri. Rogora: «Polemiche sterili»

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BUSTO ARSIZIO – Quanti ostacoli sul marciapiede di viale Alfieri e viale Pirandello, dove dovrebbe sorgere la nuova pista ciclabile da 1 chilometro e 250 metri che è ormai il “caso politico” della settimana di Ferragosto nella politica bustocca. Per Andrea Barcucci, responsabile dei Verdi di Busto, «si è persa l’occasione più di 20 anni fa, quando dopo aver tirato indietro la proposta della ciclabile sul marciapiede di viale Alfieri e viale Pirandello, l’amministrazione di allora decise di realizzare le inutili aiuole attorno alle piante». E l’assessore alla viabilità Massimo Rogora, che ha promosso il piano di mobilità sostenibile insieme alla collega delegata all’ambiente Laura Rogora, lancia un appello dopo le accuse rivolte da Busto al Centro: «Con le polemiche sterili ed elettorali, non si fanno mai passi avanti. Una politica seria ragiona insieme per risolvere i problemi».

I marciapiedi della discordia

Il problema su cui si concentrano le discussioni sono i marciapiedi dei viali Alfieri e Pirandello. Per il progetto redatto dai tecnici dell’amministrazione, abbastanza larghi per farci stare una corsia verniciata in rosso e bianco riservata alle biciclette (sul lato verso la strada) e la corsia per i pedoni (sul lato verso i palazzi). Per i detrattori della proposta approvata in giunta, troppo affollati per una convivenza tra pedoni e ciclisti, che creerebbe troppi pericoli. In effetti, ci sono tanti ostacoli sul tracciato della ciclabile. L’aiuola che circonda le piante del viale, i tavolini dei dehors dei bar che si affacciano sul viale, la fermata dell’autobus, ma anche le aiuole realizzate dai negozi per abbellire lo spazio di fronte alle vetrine.

Troppo poco spazio?

L’impressione è che ci sia «troppo poco spazio» per la corsia destinata alle due ruote a pedale e ai monopattini. Lo sostiene Andrea Barcucci, referente in città per i Verdi, che ricorda quando «in passato, almeno vent’anni fa, l’amministrazione comunale di allora presentò il progetto della pista ciclabile proprio sui marciapiedi dei viali di Sant’Edoardo. Proposta poi ritirata in seguito alle proteste dei commercianti del quartiere». Per gli stessi motivi per cui oggi manifestano perplessità, ovvero i rischi di conflitto tra i ciclisti e i pedoni sul marciapiede, in particolare quelli che entrano ed escono nei negozi e nelle altre attività che si affacciano sul viale. «Il problema è che poi, invece della ciclabile, decisero di realizzare quelle aiuole dove non cresce nulla, che sono state la pietra tombale sul progetto – sottolinea Barcucci – ora sul marciapiede si è ristretto lo spazio, e tirare via i parcheggi oggi è improponibile, soprattutto su viale Alfieri».

Rogora replica a BaC

Nel polverone generale, l’assessore alla viabilità Max Rogora ribadisce la sua linea di dialogo che aveva già avanzato all’indomani dell’approvazione del progetto. «Le piste ciclabili non le disegna la politica, ma i tecnici che predispongono i progetti – chiarisce l’esponente leghista – ho già ribadito che cercheremo di fare step by step, aperti ad ogni idea e suggerimento per migliorare. Ne ho già ricevuti, anche se non da Busto al Centro». Ed è proprio al movimento guidato da Gianfranco Bottini che Rogora si riferisce per replicare: «Mi dà dell’arrogante, ma non è così, io discuto sempre con tutti. Alla sua consigliera Laura Alba avevo manifestato io stesso perplessità su quella pista. Poi, di fronte a qualche commerciante che mi aveva contattato per dirmi che piuttosto che farla sul marciapiede sarebbe stato meglio tagliare gli alberi, ho dichiarato che piuttosto che tagliare le piante o togliere i parcheggi in un viale che è un polo commerciale, la soluzione del marciapiede era la migliore». Ma .

Busto, via libera alle piste ciclabili di viale Pirandello/Alfieri e viale Stelvio

busto ciclabile alfieri pirandello – MALPENSA24