Busto, Valentina Verga sulla Tari: «Più sconto a chi paga con il nuovo metodo»

consiglio comunale di busto

BUSTO ARSIZIO – La mozione della Lega e l’emendamento del Partito democratico. Il nuovo metodo di pagamento della Tari continua a mostrare lacune, tanto che anche la consigliera piddina Valentina Verga, che nell’ultimo consiglio aveva sollevato più di un dubbio, proporrà alcuni correttivi da inserire. Tra questi quello di raddoppiare lo sconto per chi utilizza il metodo PagoPA da 5 a 10 euro.

Cosa non funziona nel sistema

«Ho sollevato il tema del pagamento Tari con il metodo PagoPA e delle relative commissioni nello scorso consiglio comunale – scrive Valentina Verga – La risposta del sindaco: “Avete ragione, ma per il comune è più comodo” non è accettabile. E neppure la rassicurazione dell’assessore al bilancio sul fatto che si possa ritirare in comune l’F24 è sufficiente». Anche perché la consigliera ha provato «a chiamare l’ufficio tecnico chiedendo la consegna del cartaceo e ho ottenuto risposta negativa. Bisogna passare per forza dal sistema Linkmate. E mi sono posta la domanda su come una persona anziana o che non è avvezza all’uso del pc possa pagare la tari. Ho anche inviato richiesta di validazione attraverso il sistema Limkmate il 5 ottobre ma ad oggi sono ancora in attesa di risposta»

Le richieste

«L’emendamento che propongo – continua Verga – va nella direzione di semplificare la vita ai cittadini individuando tre modalità di pagamento: con F24 di cui verrà consegnata copia cartacea a tutti quelli che non si siano registrati al servizio Linkmate così da permettere a chi preferisce il vecchio metodo di continuare a utilizzarlo senza brutte sorprese, e accanto ad esso il sistema pagoPA scelto dall’amministrazione oppure la domiciliazione bancaria, semplice e senza costi, con uno sconto in questi due ultimi casi di 10 euro per incentivare la transizione al digitale. Ciò perché non deve esserci un vantaggio solo per il comune come avviene ora, ma anche e soprattuto per i cittadini. Certo prima di decidere di cambiare tutto in corsa, non mandando più gli F24 cartacei, il Comune avrebbe dovuto valutare l’impatto negativo che la scelta avrebbe avuto sui cittadini. Ormai però la frittata è fatta. Auspico una correzione immediata».

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