Campagna vaccinale contro il Covid: Asst Valle Olona parte con 3 mila dosi

BUSTO ARSIZIO –  Sono 3 mila le dosi già consegnate, altre sono in arrivo nei prossimi giorni. Mentre sono circa 4 mila i dipendenti dell’Asst della Valle Olona coinvolti nella campagna vaccinale contro il Covid che ha preso avvio nel Sud della provincia questa mattina, lunedì 4 gennaio. Obiettivo per questa prima fare, che interesserà ospedalieri, medici di medicina generale, personale e ospiti delle 17 rsa territoriali e volontari delle rete socio assistenziale, per un totale di 15 mila persone, è di arrivare a vaccinare il 70% del target individuato. E per quanto riguardo medici, infermieri e dipendenti in generale dell’Asst al momento si è prenotato circa il 50% degli aventi diritto in questa prima fare.

Il piano vaccinale degli ospedalieri

I primi medici a sottoporsi a vaccinazione sono stati il primario di Medicina seconda e uno dei referenti dei reparti Covid di Busto Paolo Ghiringhelli e il primario di Ortopedia Marco Merlo. La giornata di oggi prevede poco meno di 100 vaccinazioni, «perché – hanno spiegato il dg Eugenio Porfido e il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua – vogliano testare bene quanto pianificato nei giorni scorsi. Vogliamo arrivare entro il fine settimana a somministrare circa 400 vaccinazioni al giorno. Se non ci saranno intoppi potremmo così chiudere questa prima fase, quindi richiamo vaccinale compreso, entro fine febbraio».

Punto nevralgico dell’intera operazione è il reparto di Farmacia di Busto, dove vengono stoccate le dosi, assegnate all’Asst Valle Olona, nel frigo a meno 80 gradi e dove i medici farmacisti dell’ospedale controllano il rispetto della catena del freddo, il preparato vaccinale e la distribuzione negli altri presidi ospedalieri. Che nell’intera azienda sono 7 su 3 presidi di riferimento: 3 a Busto, 3 a Gallarate e 1 a Saronno. Tutti e tre operativi già da questa mattina.

Come si prepara il vaccino

I tempi della prima fase

La prima fase della campagna vaccinale si svolgerà quasi esclusivamente all’interno dei presidi ospedalieri. Almeno finché non “entreranno in gioco” le rsa, che sono 17 quelle di riferimento territoriale con circa 1.000 ospiti, oltre a tutto il personale. In questa fase il piano prevede uno step successivo: ovvero le vaccinazioni verranno presumibilmente effettuate all’interno della varie rsa. «Con i direttori di tutte le strutture – puntualizza Porfido – c’è un costante dialogo e proprio in questi giorni stiamo mettendo a punto le procedure anche con loro. Presumibilmente formeremo team tra i dipendenti delle rsa che potrebbero andare nelle varie strutture per le vaccinazioni».

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il direttore generale Eugenio Porfido e il direttore sociosanitario Marino Dell’Acqua

Secondo le tempistiche di massima stabilite, anche sulla base delle forniture dei vaccini, che arrivano di volta in volta all’ospedale di Busto con consegne scortate dalla forze dell’ordine, da sabato prossimo potrebbe iniziare la campagna di vaccinazione per i medici di medicina generale. E solo successivamente nelle rsa. L’azienda ospedaliere sarà anche il “magazzino hub” per i due presidi privati, ovvero Humanitas e Multimedica, i cui dipendenti dovranno sottoporsi anch’essi a vaccinazione.

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