Samarate, «Il nuovo bando sfratta i nostri calciatori fuori città»

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SAMARATE – Che ne sarà della gestione dei campi di calcio samaratesi? E’ datata al prossimo 30 giugno la scadenza della convenzione per la gestione del Polisportivo di Verghera e del campo di San Macario. Il Comune ha fatto sapere che non riaffiderà l’incarico ma che verrà indetto un bando apposito: c’è quindi la possibilità che le due associazioni attuali (Polisportiva Vergherese e  Città di Samarate) che attorno ai due campi organizzano la propria attività sportiva, coinvolgendo molti ragazzi – e famiglie – sul territorio, vengano superate in gara da società più grandi.

aiello sinistra samarate puricelli«Dove giocheranno i nostri ragazzi?»

«Rischiamo che Ferno, o Golasecca, o chiunque altro, venga a gestire i nostri campi da calcio. E che i nostri ragazzi debbano spostarsi altrove per giocare». Ad accendere i riflettori sulla questione, la lista Alternativa per Samarate, unita attorno al candidato Domenico Aiello. Aiello sperava che l’argomento venisse affrontato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, in modo da «sistemare una situazione che altrimenti il prossimo sindaco si ritroverà fra le mani, appena eletto». E il gruppo aveva già sottoposto all’attuale maggioranza una proposta per “sviare” il bando – in modo assolutamente legale – e assicurare la continuità alle due associazioni sportive da anni attive in città.  La legge impone il bando di gara per l’affidamento di beni che costituiscono un utile economico: «Noi siamo convinti che rispetto ai campi da calcio non si tratti di utilizzo economico del bene, ma di attività socio educativa – spiegano Aiello e Luigino Portalupi – che coinvolge centinaia di bambini e ragazzi. Ma a prescindere dal bando o dalla conferma della gestione alle società attuali, sono sbagliati i tempi e i modi: cambiare le cose a maggio per riassegnare il campo a giugno è un controsenso. Le squadre, la manutenzione delle strutture, hanno tempi lunghi per l’organizzazione delle loro attività: toccare qualcosa adesso significa comprometterle».

«La maggioranza non ci ha ascoltati»

Per questo motivo, e per far sì che «sia il futuro sindaco a dare una propria direttiva alle attività sportive», il gruppo aveva sottoposto alla giunta attuale un testo con la proposta di congelare le convenzioni esistenti per altri dodici mesi, tempo in cui individuare un nuovo modo di assegnare gli spazi senza bandi di tipo economico. Il tema non è stato però inserito all’ordine del giorno del consiglio dello scorso lunedì 29 aprile, e, a questo punto, «il tempo per fare qualcosa è scaduto. Si vota tra venti giorni. Non sappiamo e non conosciamo le ragioni per cui la maggioranza ha sfuggito il tema ma siamo estremamente preoccupati per l’impostazione economicista e la mancanza di attenzione verso una questione così importante per il territorio, il nostro tessuto sportivo, educativo e giovanile».

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