Il Campo dei Fiori si tinge di azzurro: inaugurata la scalata ciclistica di Eolo

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VARESE – Ha fatto discutere, attirando l’attenzione di Striscia la Notizia, e il maltempo ha fatto rinviare la sua inaugurazione ma oggi, domenica 28 novembre, il percorso della Eolo CdF Climb ha finalmente visto il taglio del nastro a opera del sindaco Davide Galimberti: la sua segnaletica permanente consacra la storica scalata ciclistica di dieci chilometri che da Varese porta al terrazzo panoramico del Campo dei Fiori.

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Oltre cento sportivi al “Franco Ossola”

Dopo la cerimonia allo stadio “Franco Ossola”, alla quale hanno partecipato Stefano Malerba, assessore allo Sport, l’imprenditore ed ex consigliere comunale Rinaldo Ballerio, Renzo Oldani, presidente della Società Ciclistica “Alfredo Binda”, Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio, Alessandro Boriani, sindaco di Luvinate e Giuseppe Barra, presidente del Parco Campo dei Fiori, è partito il folto gruppo di ciclisti che ha pedalato fino al Belvedere per provare in presa diretta la CdF Climb. A guidarlo, e ad accogliere gli oltre cento sportivi che si sono radunati nell’arena, c’era Ivan Basso, due volte vincitore del Giro d’Italia e oggi manager della squadra professionistica Eolo-Kometa, insieme agli atleti del team Alessandro Fancellu, Edward Ravasi e Andrea Montoli.

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Varese capitale degli sport di fatica

«Con l’inaugurazione di oggi salutiamo un arricchimento, per quanto riguarda le infrastrutture, dell’offerta della città verso gli sportivi», ha dichiarato Galimberti. «È stata anche accompagnata da una piccola polemica ma, visto il tempo ancora incerto di inizio giornata e la presenza della neve, la segnaletica aiuterà certamente i ciclisti a individuare il percorso. Ed è bello vedere uniti sport e istituzioni per promuovere al meglio il territorio». Il pensiero di Malerba è andato alle nuove generazioni: «Ora c’è tanto da fare per riportare i più giovani a praticare quest’attività, specialmente in un momento difficile come questo, che vede le famiglie preoccupate per la sicurezza». «In cinque anni l’unica cosa che mi è riuscita di fare, in zona Cesarini – anzi, ai tempi supplementari – e non senza polemiche», ha scherzato Ballerio, ex consigliere comunale. «Tutto è nato dal desiderio di far conoscere questa salita anche all’esterno, far sapere che abbiamo un piccolo Col du Galibier, che conferma Varese come capitale degli sport di fatica come ciclismo, canottaggio e sci da fondo».

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“Do you bike?”, cronoscalate e turismo

«Una volta si correva la Varese-Campo dei Fiori con partenza da piazza Beccaria, mi pare che il record fosse di ventotto minuti», ha ricordato Oldani. «Io ne ho vinta una, ora sta a voi stabilire quello nuovo. Ieri, al comitato mondiale del ciclismo, ho parlato ancora una volta di Varese: questa iniziativa, un importante mezzo di promozione, aiuterà a renderla un polo attrattivo per il turismo».
A questo riguardo Lunghi ha posto l’accento su «coraggio e voglia di fare: quanto a noi, su questo fronte siamo impegnati nel progetto Varese #Do YouBike?. Ma senza passione non si fa nulla: oggi ne vedo tanta, se è unita alla capacità di organizzarsi è il connubio vincente per il futuro».
«È bello vedere, alla prima imbiancata, una presenza così nutrita di ciclisti che vogliono misurarsi con il percorso», ha commentato Barra. «Come Parco siamo sempre felici di ospitare gli amanti delle attività sportive, e in particolare, di valorizzare la bici, che qui è di casa da sempre. Abbiamo cercato di dire la nostra con il progetto delle cronoscalate e proprio in quest’ottica stiamo lavorando per migliorare la fruibilità dell’area e dei sentieri».

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Un nuovo punto d’arrivo per il ciclismo del Nord Italia

Il punto d’arrivo del Belvedere, ha sottolineato Boriani, si trova nel territorio di Luvinate: «Già oggi attrae tante persone: la proposta di Camera di Commercio ci piace molto e stiamo dialogando con il territorio per ricalcare il modello di Finale Ligure, creando così un nuovo punto d’arrivo per il ciclismo del Nord Italia».
Prima di salire in sella Basso ha illustrato alcuni particolari tecnici del tracciato che si sviluppa da Masnago, caratterizzato dalla striscia azzurra che indica la strada a ciclisti e runner: «Lungo questo tragitto, in cui ho corso insieme a Luca Spada, è nato il Team Eolo, che già al primo anno in massima categoria ci ha regalato grandi soddisfazioni. Si tratta di una salita complicata: mentre la prima parte è certamente più impegnativa, nella seconda, vicino al Campo dei Fiori, si cerca di di fare velocità. È l’ideale per mettersi alla prova, ma anche per chi vuole passare una bella giornata in compagnia».

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Dopo il ciclismo il trail running: alla Casa Eolo di Besozzo due sport e una passione

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