Fine Ramadan: festa al Ciglione di Cardano in attesa di uno spazio di preghiera a Gallarate 

Cardano gallarate ramadan 2022

GALLARATE – Tutto dipende dall’avvistamento della Luna: la fine del Ramadan potrebbe essere lunedì 2 maggio o molto più probabilmente anticipata di un giorno, a domani, in concomitanza con la Festa dei lavoratori. Se la data è ancora incerta non lo è invece il luogo in cui la comunità musulmana del Gallaratese si ritroverà per celebrare la fine del digiuno. Per il secondo anno consecutivo sarà il Ciglione di Cardano al Campo a ospitare la Festa della rottura, la Eid al Fit, un momento molto importante per i fedeli di Allah che che commemorano la fine del mese sacro. A Cardano ne sono attesi almeno 500. 

Ramadan in lockdown 

I musulmani del Gallaratese hanno trovato nella città di Cardano al Campo una comunità aperta in merito alla libertà di culto e al dialogo interreligioso. Dal 2017 la tensostruttura de Le Biolle ospitava la preghiera serale del Ramadan per l’intero mese lunare. Ma complice il Covid e un cambio di gestore del centro sportivo, anche per il 2022 – per il secondo anno consecutivo – hanno dovuto rinunciare alla preghiera serale. Ciascuno ha rimediato come ha potuto: chi ha pregato da solo, chi si è trovato a casa da amici, ma senza il quotidiano ritrovo collettivo al tramonto. 

Uno spazio di preghiera 

L’anno prossimo è certo che si tornerà alla normalità, ma senza Le Biolle si dovrà trovare un nuovo spazio di preghiera. Ci sono 11 mesi di tempo per arrivare pronti all’appuntamento del 2023. Dopo anni di “nomadismo”, in più di un’occasione i vertici della comunità musulmana del Gallaratese hanno espresso il desiderio di trovare una soluzione definitiva. Che non è detto che sia a Gallarate città, dove la chiusura dell’attuale amministrazione è netta, anche se rimarrebbe l’obiettivo principale. Perché i politici nel tempo cambiano e questo è un progetto di lungo periodo. Ma visto che l’associazione riunisce tanti fedeli che arrivano anche dai Comuni limitrofi, come Samarate, Cavaria e Cardano, si stanno vagliando più soluzioni. Consapevoli che non serva a nessuno, i musulmani di Gallarate non sono mai andati allo scontro e non hanno alcuna intenzione di forzare i modi e i tempi, ma come tutti osservano con attenzione i numerosi pronunciamenti giudiziari a favore della costruzione di luoghi di culto. Emblematico è il caso di Sesto Calende, dove l’amministrazione Forza Italia e Lega eletta con lo slogan “No alla moschea” ha perso per ben quattro volte al Tar e al Consiglio di Stato e ora sarà proprio quella stessa maggioranza a individuare un’area sul Pgt da destinare ai fedeli di Allah. Se sulle sponde del Ticino è un tema d’attualità già oggi, a Gallarate arriverà a breve. Il tempo di pregare sull’erba sintetica di un campo da calcetto o in mezzo al fango su una pista da motocross sta per finire anche qui. 

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