CARDANO AL CAMPO – E’ una notizia, di questi tempi, l’apertura di una nuova attività commerciale. Ancora di più se una giovane imprenditrice decide di scommettere su via Roma, un tempo l’asse commerciale di Cardano al Campo da anni ormai al centro di una profonda crisi testimoniata dalle numerose serrande abbassate. Per questo motivo, alla inaugurazione di “Cuor di Pane” avvenuta qualche giorno fa, sono intervenuti anche il vicesindaco Valter Tomasini e l’assessore alle Attività produttive Meri Suriano (nella foto in alto). Nel quartiere torna così un mini-market dopo la chiusura del piccolo Tigros di via Alberto da Giussano risalente ormai a cinque anni fa.
La nuova viabilità
Ora la sfida dell’amministrazione è evitare che rimanga un caso isolato e provare a rilanciare l’intera zona, partendo da una modifica sostanziale della viabilità. E’ un punto cruciale, inserito nel programma elettorale nel 2019, ma tuttora rimasto sulla carta, come sottolineato anche dal consigliere d’opposizione Massimo Poliseno (Cardano è) durante l’ultimo consiglio comunale. “E’vero, ma abbiamo dovuto affrontare altri problemi che consideravamo priorità assolute”, ammette l’assessore ai Lavori pubblici Vito Rosiello. Rivoluzionare la circolazione resta però nell’agenda politica del centrodestra. “Via Roma, ma penso anche a via Mameli e via Gerolamo Cardano, devono rientrare all’interno di un piano di riordino complessivo della viabilità”, spiega l’esponente della giunta di Maurizio Colombo. “L’ho sempre detto: Cardano è l’unica città al mondo in cui si entra dalla porta di servizio e si esce dall’ingresso principale. Dobbiamo e vogliamo ribaltare la prospettiva”.
Il rilancio
Rosiello spiega che con Suriano sono già incominciati i primi ragionamenti per mettere in atto una politica di sostegno all’imprenditoria di vicinato partendo proprio dalla viabilità. “Dobbiamo mettere in condizione i clienti di arrivare facilmente vicino alle vetrine e di parcheggiare senza attese”. Secondo l’assessore, però, mettere mano alla circolazione stradale non basta. “Cruciale sarà la partita della rigenerazione urbana. Più volte abbiamo detto che vogliamo incidere sul centro città con cambi di destinazione d’uso senza troppi fronzoli che incentivino il commercio e l’artigianato di servizio. L’alternativa è una soltanto, ovvero che al degrado urbano si aggiunga anche il degrado civile. Per questo ci dobbiamo muovere adesso”.
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