Cari sindaci, ecco come non dovete combattere le zanzare

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Per combattere la presenza di zanzare è pratica diffusa effettuare in ambienti densamente abitati ripetuti interventi di disinfestazione nei confronti delle zanzare adulte mediante irrorazione di insetticidi, spesso anche a partire dai mesi primaverili, in pressoché totale assenza di zanzare.

Le linee guida delle autorità sanitarie raccomandano il ricorso alla lotta adulticida esclusivamente come mezzo necessario nelle situazioni in cui è in corso un’epidemia di cui le zanzare sono vettori o quando vi è un rischio di sua insorgenza accertata dall’autorità sanitaria. Al di fuori delle situazioni di emergenza sanitaria, la lotta agli adulti è da considerarsi solo in via straordinaria, nel caso di gravi e comprovati livelli di infestazione, nel quadro di una lotta integrata e mirata su aree e siti specifici, dove i livelli di infestazione hanno superato la ragionevole soglia di sopportazione.

Perciò la lotta adulticida non deve essere considerata un mezzo da adottarsi “a calendario”, ma sempre e solo a seguito di verifica del livello di infestazione presente. La disinfestazione con agente adulticida può eliminare solo una parte delle zanzare presenti al momento del trattamento e quindi la sua efficacia è circoscritta sia nello spazio che nel tempo. Ma questa pratica: non ha altro effetto che un momentaneo contenimento delle zanzare, la cui presenza si ripristina in breve tempo; non può essere proposta come mezzo di lotta preventiva; non è efficace come intervento programmato ex ante “a calendario”.

Disinfestazioni inefficaci

Le imprese di disinfestazione che propongono alle Amministrazioni comunali o ai privati cittadini il trattamento adulticida come metodo di lotta preventiva, ossia in assenza di accertate infestazioni moleste di adulti di zanzara, o in forma di intervento “a calendario”, non operano in modo coerente con gli obiettivi della lotta integrata e i cittadini non dovrebbero accettare dalle ditte di disinfestazione eventuali proposte di servizi che prevedono il trattamento adulticida con tale metodologia.

È importante sottolineare che la lotta alle zanzare adulte (principalmente con pesticidi a base di piretroidi), oltre a risultare spesso inefficace, può comportare gravi rischi per la salute pubblica. È ormai dimostrato da numerose ricerche scientifiche che le zanzare immancabilmente e rapidamente diventano resistenti alle sostanze chimiche con cui le si vorrebbe combattere. La resistenza si forma in modo più rapido in quelle specie di zanzare dall’areale ridotto, come l’Aedes albopictus (zanzara tigre). Ne consegue che condurre una lotta chimica alle zanzare in assenza di malattie significa addestrarle e renderle immuni alle nostre armi ed è quindi controproducente e pericolosa.

Impatto sanitario

Alcuni piretroidi sono interferenti endocrini e potrebbero avere nel tempo effetti sullo sviluppo neuro-comportamentale di neonati e bambini, a causa della loro potenziale esposizione durante una fase sensibile del neuro-sviluppo; i piretroidi possono causare danni riproduttivi nei maschi, attraverso vari meccanismi complessi; alcuni piretroidi sono stati classificati dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti (Epa) come potenzialmente o possibili cancerogeni per l’uomo.

Impatto ambientale

La contaminazione da pesticidi è una delle cause della perdita di biodiversità, che è un fattore della salute umana. Gli insetticidi ad azione adulticida non sono selettivi, ma agiscono a largo spettro, per cui risultano altamente tossici per le popolazioni di api e in generale per gli altri insetti impollinatori presenti nell’ambiente urbano, riducendo drasticamente i predatori naturali delle zanzare (rondini, pipistrelli, uccelli insettivori, libellule, gechi, lucertole, rane e rospi), con il paradossale risultato di avere, anche a breve, una popolazione sempre più abbondante proprio di quell’insetto, la zanzara. Sono inoltre particolarmente nocivi per gli animali domestici, nei quali potrebbero apparire segni di intossicazione acuta.

La lotta alle zanzare si fa innanzitutto con misure di prevenzione: eliminando tutti i ristagni d’acqua, anche i più piccoli, delle dimensioni di un sottovaso, dove le zanzare si riproducono, e trattando caditoie e tombini con prodotti larvicidi e coprendoli con rete zanzariera. I trattamenti adulticidi possono essere realizzati solo in presenza di emergenze o rischi sanitari; non compete ai condòmini né agli amministratori condominiali di sostituirsi alle autorità sanitarie.

Legambiente Lombardia

Isde – Associazione Medici per l’Ambiente – Coordinamento della Lombardia

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