Carlo Pogliani: “Gigio a farfalle, Tomori spietato, Diaz magico colibrì”

Le pagelle del mister
Donnarumma: 5,5
A farfalle in più di un’occasione nella prima frazione di gioco. Nella seconda compie due buoni interventi che sanano, in parte, lo svagato inizio match.
Calabria: 7+
Gli si chiede di fare praticamente il terzo di difesa lasciando libertà di offesa a Theo sul fronte opposto. Esegue alla perfezione il compito: in un anno ha scalato cento posizioni e adesso è pronto per l’Europeo.
Hernandez: 6+
Inizio timido con qualche imperfezione tecnica nei passaggi, frutto del bruttissimo ricordo legato al match d’andata.
Si scioglie con i minuti e asfalta in velocità chiunque gli si presenti davanti.
Kjaer: 8
Il principe azzurro trova nella serata più difficile la prestazione da top player. Non sbaglia praticamente nulla e si improvvisa anche portiere (di testa) su una conclusione a giro di Dybala.
Tomori: 8
Se qualcuno aveva avuto dei dubbi riguardo al suo riscatto . . . no problem, sarà dei nostri sicuramente anche il prossimo anno e per molti ancora. Presente e spietato sempre infarcisce la torta con una schiacciata da volley in faccia al vecchio Giorgione. Con Kjaer si sposa alla perfezione.
Bennacer: 6+
Piano piano si sta riprendendo e tutta la squadra ne risente in positivo. La verticalizzazione che permette ad Ante di andare alla conclusione è un’intuizione che pochi si possono permettere.
Kessie’: 7 1/2
Nonostante l’errore dal dischetto continua nel suo enorme lavoro come se nulla fosse successo.
Partita ancora una volta di grande livello tattico ma anche tecnicamente apprezzabile. Un Presidente Capitano.
Saelemekers: 6 1/2
Non riesco a vedere un Milan senza Alexis ormai! Dappertutto Man è il vero equilibratore di questa compagine coesa e compatta in fase di non possesso . . . un Forrest Gump di cui non si potrà fare a meno neppure in futuro.
Chalanoglu: 6+
Si sacrifica in un ruolo che lo penalizza assai ma ogni tanto accende la luce, come nell’occasione dell’esterno collo volante che apre un’autostrada a Theo. Quando la squadra decide di palleggiare congelando la sfera si affida ad Hakan, ci sarà un perché.
Brahim Diaz: 8
Non ci avrei messo un euro e avevo criticato aspramente il suo utilizzo in una partita che poteva decidere il nostro futuro. Ho avuto torto marcio: il colibrì spagnolo in area bianconera ha giganteggiato pasteggiando in più di un’occasione contro dei giganti che dovrebbero mangiargli in testa. Man of the match.
Ibrahimovic: 6
Lotta come un leone dando e prendendo legnate. In una di queste occasioni gli aprono anche la testa ma lui continua a essere il punto di riferimento sui palloni alti provenienti dalla difesa, incurante del taglio procuratogli involontariamente da De Ligt. Il movimento sul trauma è brutto da vedere: speriamo non sia nulla di grave.
Rebic: 7
Il gioiello incastonato nel sette vale il voto alto. Entra e segna(forse) la rete più importante dell’anno . . . quella che uccide i bianconeri ringalluzziti dall’errore di Kessie’.
Krunic, Dalot e Meite’: S.V.
Pioli: 7
Azzecca la mossa Diaz che in area è letale come un serpente sette passi proponendo un 4-4-1-1 che non va mai in difficoltà. Ora non deve più sbagliare come contro il Sassuolo perché lo striscione di arrivo è molto vicino e da quel taglio del traguardo dipenderà il futuro suo e della società. Con la Champions si svolta.

Carlo Pogliani Milan-Malpensa24