CARLO POGLIANI: “Inizio non proibitivo per Pioli contro Lecce, Roma e Spal”

Carlo Pogliani 

Partiamo da questo presupposto: le tre partite che inaugurano il ciclo “Pioli”, sulla carta, non mi sembrano impossibili. Il Lecce e’ una neopromossa che pratica un buon football ma . . . gioca e fa giocare. La Roma, rispetto all’anno passato, ha perso Manolas e . . . lo scorso anno con i ” lupi” abbiamo incamerato quattro punti con qualche concreta recriminazione nel match dell’Olimpico. La Spal? Sei punti tra andata e ritorno, con fatica certo, ma sempre sei punti rimangono. Quindi a me sembra che miglior partenza, dal punto di vista degli impegni, il nuovo mister non si potesse augurare. Esaurito il capitolo uno . . . capitolo due: la presunta formazione! Donnarumma Conti Musacchio Romagnoli Hernandez Kessie’ Biglia Paquetà Suso Pjatek Leao o Rebic. Mi auguro proprio sia presunta! Perche’? Perche’ e’ completamente priva di equilibrio! Praticamente tre punte (spuntate oltretutto) di cui due numeri nove (Pjatek e Leao, ma anche Rebic nell’Eintracht spesso giostrava nei due di attacco).
Due esterni bassi che mal digeriscono la fase di non possesso e la transizione negativa, praticamente due ali vecchio stampo messe a fare il terzino basso. Conti ed Hernandez sono, secondo me, due buonissimi quinti, da quarti sono molto limitati nella fase di propulsione e sono assai carenti in quella difensiva, che in Italia non puoi trascurare, pena il subire goal praticamente in ogni match. Anche i tre di centrocampo, in funzione dei cinque da me sopracitati, non mi covincono per nulla. Paquetà e’ un giocatore che deve poter giostrare a suo piacimento nella metà campo avversaria . . . con quei tre si ridurrà, ancora una volta, a fare il medianaccio. Kessie’, vista, la catena di destra, dopo un’ora di rincorse, sarà costretto a ricorrere alla bombola a ossigeno. Biglia attuale ha ritmi da calcio a otto, quello a cui si dedica ora Totti . . . un attimino piu’ forte di Lucas . . . ancora oggi. Nemmeno Casemiro, probabilmente, riuscirebbe a sanare una situazione di equilibrio tanto instabile e presuntuosa.
Un’ ultima cosa non proprio, penso, banale: ma Bennacer, da intermedio sinistro, non ha vinto premio miglior giocatore Coppa d’Africa? (Koulibaly, Mane’ e Salah non sono proprio gli ultimi arrivati), ma Bonaventura, nel catastrofico e disastroso primo tempo di Genova, non e’ stato l’ unico a produrre qualche giocata di buona qualità? Ma Rebic, che nella Croazia vicecampione del Mondo trova spazio (a destra, a sinistra c’e’ Perisic) con giocatori di livello quali Modric, Rakitic, Kovacic (un po’ meno) e Mandzukic . . . possibile che con noi si accomodi in panchina praticamente sempre? Ma il modulo, il trito e ritrito 4-3-3 che ha bruciato tutti i nove transitati da Milanello, l’ha ordinato qualcuno di importante, importante, importante per essere adottato puntualmente da tutti i tecnici (?) che varcano la soglia del centro sportivo? Ma Duarte e Caldara quando saranno pronti a sostituire un giocatore, Musacchio, che con il Milan ha poco o nulla a che vedere? Chiunque di voi azzardasse una formazione con uno schema diverso dal 4-3-3 o dal 4-3-1-2 non si allontanerbbe poi di molto da quella ideale. Quella ipotizzata oggi, Venerdi’, per me e’ sbagliata, presuntuosa e relega in panchine i tre giocatori piu’ rappresentativi e con un po’ di esperienza internazionale. Magari con il Lecce si vincerà (forse) ugualmente ma . . . poi saremo da capo e . . . avremo perso altro tempo prezioso. Vi prego, nei commenti, di non accennare al numero otto che vorrebbe sei milioni di ingaggio . . . devo fare colazione a breve . . . non vorrei rovinarmi l’appetito. Grazie.

Carlo Pogliani Milan Malpensa24