CARLO POGLIANI: “Con il 3-5-2 avremmo più equilibrio”

punto carlo pogliani

Carlo Pogliani 

Partiamo da una semplicissima considerazione: ieri il Milan non ha adottato il sistema 4-3-3, quindi . . . tutti coloro che hanno sostenuto, a torto, che questo era il Milan di Gattuso, hanno preso un granchio grosso grosso! Hanno avuto piu’ occasioni da rete i rossoneri di Pioli in 45 minuti che quelli di Rino in 5 partite consecutive. Quindi: non 4-3-3 ma 3-5-1-1 molto atipico.
Nei tre l’anomalia e’ Conti, perche’ la sua natura lo porta a spingere scoprendo la fascia, spesso sanata dalle uscite di un Musacchio non straordinario come al solito, ma almeno attento nelle preventive. A sinistra il quinto, Rodriguez ha spinto in maniera devastante per almeno sessanta minuti, poi ha dovuto tirare un po’ i remi in barca, non si chiama Nembo Kid.
Chalanoglu ha fluttuato tra le linee agendo molto bene per la prima volta in due anni e mezzo, andando ad attaccare la profondità nel momento in cui Leao (nove assai atipico) liberava l’area . . . praticamente quasi una seconda punta. Paquetà sveltiva la manovra con tocchi in verticale anche di prima quando l’idea di partenza era quella di trascurare volutamente la fascia, la destra in particolare, perche’ come sempre assai prevedibile. Questo modo anche abbastanza semplice di stare in campo ha prodotto molto e non solo dal punto di vista estetico ma . . . lo sforzo fisico si vedeva già nella prima frazione e . . . sicuramente avrebbe procurato qualche fastidio nella seconda, cosa poi puntualmente avvenuta. Quindi? Dentro Rodriguez basso a sinistra, Musacchio che scivola a destra, in Spagna ha ricoperto anche il ruolo di esterno basso (il terzino), negli spogliatoi l’unico fuori dal gioco sempre, il numero otto, Conti portato nel ruolo naturale di quinto ed equilibrio ritrovato in un istante.
Al sessantesimo inserimento di Pjatek visto il gran correre di Leao, che tutto ha fatto tranne il centravanti d’area o di Bennacer considerando che Biglia dopo il primo tempo camminava in campo. Se Leao non avesse dato segni di stanchezza, nelle ripartenze a campo aperto sarebbe stato devastante . . . certamente non potevi inserire Pjatek e Bennacer contemporaneamente visto che poi non avresti avuto piu’ cambi.
E’ un inizio: a breve sarà pronto Caldara, perfetto per il gioco a tre. Kessie’, liberato da compiti perenni di copertura, potrà essere anche un po’ piu’ lucido e preciso in avanti. Bennacer, con la copertura di un centrale, potra dedicarsi alla costruzione in verticale, Leao farà il Kouame’ e Pjatek farà il Pjatek . . . ovvero i goal! Ieri, innescato con un rasoterra dal fondo a ritroso ha trovato il pertugio giusto! Pjatek e’ forte: 30 goal in una stagione sono tanti, tanti, tanti, tanti! A meta campo abbiamo tanti buoni giocatori, non etichettabili come fuoriclasse, ma buoni giocatori si’ . . . al mister la scelta dei tre da schierare. Gli altri? Ve li ho già elencati e uno in particolare li’ deve giocare . . . quinto di sinistra alto . . . un Frecciarossa che derapa come una macchina da rallye. Mister . . . lavora sul TRE CINQUE DUE . . . perche’ c’e’ sempre un dopo . . . e tutti lavoriamo per quello.
Buona settimana: domani 22 Ottobre 2019 . . . mezzo secolo fa il Milan saliva sul tetto del MONDO! Domani puntata speciale a TL e Top Calcio per onorare una squadra che, nel giro di tre anni ha vinto . . . Coppa Italia Campionato Coppa delle Coppe Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale, manita formidabile.
Con me e il direttore Fabio Ravezzani, in studio presenzieranno Giovanni Lodetti e Luigi Maldera con la nipote Giulia (eccelsa calciatrice), Bruno Ghidini (Presidente Milan Club Segrate) e Gabriele Gerenzani storico opinionista rossonero DOC.
Vi aspettiamo dalle ore diciannove alle ore venti.
Forza vecchio cuore rossonero

Carlo Pogliani Milan Malpensa24