Caos al Castello di Fagnano, le minoranze: «Amministrazione Catelli a fine corsa»

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FAGNANO OLONA – «Questa amministrazione è a fine corsa. Non lo diciamo noi, ma i continui pasticci commessi da sindaco e assessori in questi primi quattro mesi di mandato. Oltre al nulla di fatto. Serve un atto di coraggio. La maggioranza di Più Fagnano prenda atto del fallimento». Insomma, tutti a casa e parola di nuovo alle urne. E’ quanto chiedono in sintesi i gruppi di minoranza di Siamo Fagnano e Fagnano Bene Comune dopo il pasticcio della nuova segretaria comunale.

Situazione complessa

Sono passati appena quattro mesi dal roboante successo elettorale del centrodestra fagnanese. Ma la “luna di miele” dell’amministrazione sembra già essere finita. «Diciamo che non è mai iniziata – intervengono Marco Baroffio e Paolo Carlesso, capigruppo rispettivamente di Siamo Fagnano e Fagnano Bene Comune – Troppi gli inciampi, fin dall’esordio di questa amministrazione in consiglio comunale, che hanno segnato l’avvio di mandato. A fronte dei quali non sono mai arrivate né risposte convincenti, né soluzioni ai problemi. A causa di un approccio superficiale e di differenti vedute all’interno della maggioranza e (forse) perfino dentro gli stessi partiti del centrodestra».

Le note dolenti

Il mancato arrivo della nuova segretaria è solo l’ultimo caso che ha esposto la maggioranza al fuoco “nemico” e (seppur rimasto sotto traccia) a quello amico. Ma la lista compilata dalle opposizioni è piuttosto lunga: «Non si sono mai viste tante gaffe, piccole e grandi, concentrate in così poco tempo – attacca Carlesso – Si va dal mancato consiglio comunale dei ragazzi, alla questione della video registrazione delle sedute, alle annunciate opere estive nelle scuole che sono rimaste solo un annuncio. Senza contare il “pinguino” solitario alla materna, la questione mai chiarita della variante alla nuova palestra, il parquet volatilizzato per il palaMarino».

Non solo lavori pubblici. «Come dimenticare la visita proibita alla torretta del castello condotta da un assessoreil pasticcio delle nomine del cda di Geasc – interviene Marco Baroffio – il tourbillon di notizie su un rimpasto annunciato e mai condotto in porto e la fuga di notizie sulle benemerenza».

Fine corsa: «Andate a casa»

Insomma per le opposizioni c’è abbastanza materiale per dire stop all’esperienza di Più Fagnano: «Anche perché – dicono i consiglieri – questa amministrazione ha dimostrato di affogare in un bicchier d’acqua, senza aver ancora affrontato i temi importanti e rispetto ai quali si sta accumulando ritardo. Insomma sindaco, assessori e i partiti del centrodestra prendano atto della propria inadeguatezza e pongano fine a questo triste spettacolo. In poche parole: vadano a casa».

Niente vie d’uscita

Per Siamo Fagnano e Più Fagnano non c’è altra via d’uscita che quella di tornare alle urne. «Questa maggioranza oltre che essere spaccata al proprio interno si è anche completamente isolata – concludono i consiglieri – In più occasioni abbiamo dato la nostra completa disponibilità per risolvere i problemi. Ma è sempre stata rifiutata con arroganza. Anche sulla questione del nuovo segretario che sarebbe dovuto arrivare da Campione d’Italia. Avevamo esposto tutte le nostre perplessità e la realtà dei fatti ha confermato che si è trattato di una “puntata”, un po’ azzardata, non andata a buon fine».

Centrodestra in silenzio

Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per il momento non parlano. Ufficialmente. Ma organizzano riunioni. Senza però al momento mettere sul tavolo né soluzioni, né prese di posizione a difesa dell’operato dell’amministrazione che sostengono. Insomma un silenzio che ha una doppia lettura: c’è chi dice che nonostante le bocche cucite si stia lavorando per porre rimedio a una debacle che si sta materializzando all’orizzonte e chi invece sostiene che “l’afasia” politica sia dovuta alla mancanza di argomenti a fronte di una conduzione amministrativa del Castello che, giorno dopo giorno, imbarazza più di un esponente di Più Fagnano.

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