La Casa di Chiara sale in vetta sul Monte Giove

Chiara

BUSTO ARSIZIO – Nuova avventura per gli amici della Casa di Chiara, onlus bustocca dedicata alla memoria della piccola Chiara Cirigliano, volata in cielo a soli tre mesi. Il gruppo di bustocchi capitanati da papà Marco si arresta a soli 150 metri dalla vetta del Monte Giove fermato solo dalle condizioni climatiche avverse.

La storia

Non vogliamo definirla un’impresa, anche se qualche crisma l’avrebbe. Le imprese le fanno gli eroi. In questo caso si tratta di persone normali con una vita come tutti, che però, una volta all’anno, vogliono portare in alto una farfalla, simbolo della piccola Chiara, per avvicinarla al cielo e dare risalto all’opera della Onlus che si occupa fattivamente di raccogliere fondi da destinare opere benefiche destinate ai più piccoli bisognosi. Su idea di papà Marco e dello zio Luca, un gruppo di amici bustocchi parte per una notte in bivacco per raggiungere le vette da cui Chiara è più vicina e da dove il suo messaggio può viaggiare libero. Nel 2017, esordio del gruppo, la scelta ricadde sul Bivacco Bobba a 2769 metri, l’anno successivo fu la volta dell’Alpe Scaredi, mentre nel 2019 gli amici arrivarono al Bivacco Tzan – Cima Bianca. Nel 2020 il Covid ha provato a frenare i piani dei bustocchi che allora cambiarono le carte in tavola e decisero, invece di salire, di scendere: partiti dall’Ospedale del Ponte di Varese arrivarono a Busto in notturna a piedi dopo 35 chilometri.

Il presente

Destinazione scelta per il 2021 è, dopo un passaggio intermedio al Bivacco Busin, il Monte Giove, un nome già simbolico di suo, a 3009 metri, per la prima volta oltre quota tremila. La scelta è ricaduta sulla vetta piemontese che offre una vista a trecentosessanta gradi sulla Val d’Ossola. Oltre ai fratelli Cirigliano hanno preso parte all’avventura Jo Jo, Ale Moschillo, Pulci, Vincenzo Romano, Rocco Grieco e il Ganzo. Le condizioni climatiche avverse, hanno però impedito ai nostri di raggiungere la vetta ma non di lasciare una simbolica farfalla nel punto più dal loro toccato nel weekend a 2850 metri, dove l’aria è rarefatta e il cielo blu sopra le nuvole.

Il commento di Papà

“La vetta era a 150 metri da noi, vi eravamo appena sotto. Il tempo proibitivo non ci ha pero permesso di proseguire, solo se fossimo stati non eroi ma pazzi saremmo andati avanti. Abbiamo quindi avuto il coraggio di fermarci e tornare indietro, ma lasciando comunque Chiara nel punto più alto possibile. Vivi, Vivi, Vivi!”

L’incontro

Proprio Papà Marco ci racconta un aneddoto denso di commozione: “Mentre stavamo salendo abbiamo fatto un incontro particolare: Don Andrea, un prete venezuelano. Prima di salutarci ha voluto benedirci, sottolineando la forza dell’Amicizia. Ha aggiunto che, da prete, il suo incontrare Dio in qualche modo è passato dalla storia di Chiara e da un gruppo di Amici”.

Il Video

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casa Chiara Monte Giove – MALPENSA24