La giunta si alza lo stipendio, Casorate Aperta attacca: «Non era obbligatorio»

Casorate regione fontana

CASORATE SEMPIONE – L’aumento di stipendio della giunta, che «è vero che la legge lo consente, ma non obbliga a farlo». Ma anche il sempre acceso dibattito sul Centro Alzheimer, dove «è stato escluso l’uso della sala polivalente per il consiglio comunale». Fino alle opere pubbliche più note: piazza Mazzini, via Torino, via Milano. Dove «ci sembra normale chiedere conto dello stato delle promesse fatte ormai due anni fa». La minoranza di Casorate Aperta torna alla carica. E in un lungo sfogo diffuso alla stampa, tira le somme dopo il consiglio comunale dello scorso 28 luglio. Una seduta definita «vivace e interessante».

Il testo completo

Ecco il testo integrale di Casorate Aperta:

Il Consiglio Comunale convocato per giovedì 28 luglio è stato sicuramente reso vivace dal continuo scambio di domande poste dai consiglieri di minoranza e di risposte date dal sindaco e dall’assessore al Bilancio. Tuttavia ci lascia con ancora molti interrogativi.

Abbiamo ritenuto di dover chiedere un chiarimento al Segretario Comunale in merito al mancato inserimento dell’interrogazione presentata a giugno, e per la quale il sindaco si era impegnato a discutere (come riportato dai verbali) al successivo. Tuttavia ha lasciato volutamente scadere i termini per liquidarci con una risposta scritta. Viva la trasparenza.

E a proposito di trasparenza, ci sembrava corretto far dichiarare nella maniera più esplicita possibile che una certa variazione di bilancio riguardava l’aumento dell’indennità al sindaco ed agli assessori. E’ vero che la legge lo consente, ma non obbliga a farlo. E se è anche vero che per gli amministratori ci sono responsabilità e rischi non indifferenti, bisogna pur sempre tenere conto del fatto che accettare questi ruoli è una scelta, non un obbligo. Perché non dichiarare pubblicamente quanto prendono? Certo, è pubblicato, ma dire in faccia ai cittadini, in un periodo di crisi e aumenti, che l’attuale amministrazione ha aumentato le proprie indennità forse poteva causare qualche remora. Remore che non si è fatto il capogruppo Taiano nel riportare i gettoni di presenza percepiti dai consiglieri di minoranza, accusando di non aver convocato una conferenza dei capigruppo (cosa che avrebbe potuto fare lui stesso). Questi numeri, sempre pubblici e pubblicati, li conosceva e non ha avuto problemi a sbandierarli, ma la somma percepita da sindaco e assessori alla fine non è stata detta, senza contare il fatto che come il primo atto ufficiale di questa amministrazione fu proprio un ripristino dell’indennità al 100%, che la giunta Quadrio si era precedentemente ridotta. A queste considerazioni va aggiunto che con i mutui accesi dall’attuale amministrazione la somma degli interessi da pagare ogni anno è di centoventimila euro, soldi che i cittadini devono versare tramite tasse.

La discussione si è fatta più animata quando gli interrogativi hanno riguardato le opere pubbliche che non compaiono più nel piano triennale: rifacimento di Piazza Mazzini, sistemazione di Via Torino e parte di Via Milano, per chiarezza dalla parte di strada con pavimentazione a blocchetti di sanpietrini fino all’incrocio di Via Milano con Via Venezia, dichiarate domande “fuori tema” dagli amministratori. Ma se si parla di DUP ci sembra normale chiedere conto dello stato delle promesse fatte ormai due anni fa. Tra queste, la famosa valenza pubblica del Villaggio Alzheimer. Peccato che nel nuovo Patto unilaterale tra il Comune e la Onlus il Melo per la costruzione del centro socio-sanitario sia stato escluso l’uso della sala polivalente dove il sindaco aveva detto che il Consiglio Comunale poteva svolgersi, venendo pertanto meno il beneficio pubblico per i casoratesi, nonostante il Comune abbia speso soldi per perizie, verifiche, valutazioni a vantaggio di un privato. Il vicesindaco si è giustificato dicendo di non poter impegnare il comune ad una spesa per dieci anni di affitto (tuttavia hanno impegnato il Comune ad una spesa non nota per almeno 13 anni con la sottoscrizione del Masterplan), peccato che essendosi così tanto spesi per aiutare il privato a realizzare questo “fiore all’occhiello” l’uso di una sala poteva essere concesso gratuitamente.

E’ stato fatto poi osservare che il tempo a disposizione per presentare le osservazioni scade il venti agosto senza aver convocato prima le commissioni miste di urbanistica e di lavori pubblici.
Strano comportamento se si pensa alla campagna denigratoria condotta ai tempi quando fu cambiata la viabilità in agosto per decisione dell’allora comandante della Polizia Locale.
Stesso comportamento tenuto quando si riunì la Giunta Comunale con tre assessori in videoconferenza per autorizzare il sindaco a firmare il Protocollo d’intesa con SEA, ENAC per il Masterplan.

Alla fine della seduta di ieri sera abbiamo avuto solo qualche sommaria risposta, sempre accompagnata dai soliti giri di parole, accuse, sfottò mal mascherati e tante, tantissime perplessità sull’operato di questa amministrazione.

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