Casorate, Tomasini: «Il Centro Alzheimer nel bilancio è un segno di responsabilità»

CASORATE SEMPIONE – Un’opera che è stata al centro del bilancio del 2021? «Sarebbe stato irresponsabile non inserirla». I cartelloni posizionati? «Un segno positivo: il proponente porta avanti l’intervento e i cittadini vengono in qualche modo preparati al cantiere che sta arrivando». C’è trasparenza? «Per l’ennesima volta, rigetto le accuse: non è corretto». Andrea Tomasini, assessore all’Urbanistica, prova a fare chiarezza sulla realizzazione del centro Alzheimer che la Fondazione Il Melo Onlus vuole realizzare a Casorate Sempione. Lo fa ora a mezzo stampa, dopo che ieri, 28 settembre, il consigliere di maggioranza Giuseppe Perazzolo ha replicato alle osservazioni avanzate in consiglio comunale dalla minoranza di Casorate Aperta. Confermando questo progetto come uno dei più discussi in assoluto. Nel frattempo, si legge in una determina pubblicata proprio ieri sul sito del Comune che è necessaria «una nuova valutazione e quindi una revisione della perizia di stima del valore di volumetrie edificabili». Una conseguenza all’annullamento e alla sostituzione della documentazione del primo progetto presentata dal proponente lo scorso 30 luglio. Che porta alla domanda: bisogna ricominciare l’iter da capo? «Non del tutto».

L’opera a bilancio è «responsabilità»

Un’interrogazione, oltre alle uscite pubbliche, che sottolineano diversi aspetti che ancora non convincono i civici d’opposizione. Tomasini parte dall’inserimento nel bilancio 2021. «Sarebbe stato molto irresponsabile non gestire un’opera che per Casorate fa girare circa 600mila euro tra oneri e interventi a scomputo», dice. Anche perché «l’amministrazione è responsabile di come impegnare eventuali oneri che entrano nelle casse». Non nega che il piano sia stato «appoggiato» anche da un punto di vista politico e sociale. Il motivo è che «all’interno della comunità – ma anche a livello regionale o nazionale – porterà un indotto diretto e indiretto». Infatti, «con la presenza dei pazienti, verranno aperte alcune attività. Sarà quindi di lustro per un tipo di opera che è di forte impatto sociale». Un modo per dire che «crediamo fortemente in questo progetto, poi sta al proponente valutarne l’economicità».

I cartelloni e la trasparenza

A sollevare osservazioni anche «i cartelloni comparsi come per magia», sottolineava Casorate Aperta. Così Tomasini: «Da un punto di vista politico è positivo, vuol dire che il proponente porta avanti la sua istanza». Non solo: «Prepara i residenti al cantiere, annuncia l’opera che sta per essere realizzata». Le autorizzazioni? «Ci sono state. Il proponente ha fatto richiesta di pubblicità a marzo, fino a quella di autorizzazione permanente che è stata portata in paesaggistica». Insomma: «L’iter burocratico è stato portato avanti, nulla è stato lasciato al caso». Non manca la questione politica sulla «trasparenza: per l’ennesima volta rigetto l’accusa». Infatti, aggiunge, «ci sono i consigli comunali per fare interrogazioni e si possono chiedere chiarimenti nelle Commissioni». Di fatto è «inutile buttare il sasso e nascondere la mano: è un atteggiamento non corretto».

«In consiglio fra due o tre mesi»

Bilancio e politica. Fino alla questione burocratica più nel dettaglio. Nella determina si legge della necessità di «una nuova valutazione e quindi di una revisione della perizia di stima del valore di volumetrie edificabili». Un passaggio molto tecnico, che porta a chiedere se effettivamente si debba ricominciare dall’inizio. Lo spiega così Tomasini: «Non del tutto». È successo che «Il Melo ha deciso di fare delle modifiche minime al progetto». Questo «non cambia da un punto di vista urbanistico, ma cambia leggermente la tipologia degli edifici. Tutto in un’ottica di risparmio economico». In ogni caso, ora, «vanno richiesti i pareri attraverso la conferenza dei servizi». In più, «è leggermente variato il numero dei degenti, quindi va aggiornata la stima di valore dell’incremento dell’area». Ciò non toglie che «i lavori cominceranno comunque in primavera». Infatti, conclude, «l’iter è già partito: ci sarà poi un passaggio in Commissione, fino al consiglio entro due o tre mesi».

Centro Alzheimer, Casorate Aperta: «Parlare di trasparenza è fuori luogo»

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