Cassani: «Caianiello tenuto fuori da Casorate». Ma quali sono le mezze verità?

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CASORATE SEMPIONE – «Mezze verità e tante invenzioni». Parole di chiarimento, quelle del sindaco di Casorate Sempione, Dimitri Cassani, che, a seguito della puntata di Report sulla corruzione tra la provincia di Varese e Regione Lombardia, prende le distanze dai «personaggi che in televisione hanno accusato tutti, senza prove e senza contradditorio». Ora, a distanza di una settimana, il gruppo d’opposizione Casorate Aperta chiede conto delle dichiarazioni del primo cittadino, pubblicate sui social. E lo fa con un’interrogazione che porterà i due schieramenti a discuterne in occasione del prossimo consiglio comunale.

«No, grazie»

I «personaggi» a cui fa riferimento il sindaco – che «io ho conosciuto» – sono Nino Caianiello, l’ex mullah di Forza Italia in provincia di Varese e fulcro dell’inchiesta Mensa dei poveri che ha portato al suo arresto e a quello di un’intera classe politica, e Danilo Rivolta, già sindaco di Lonate Pozzolo arrestato nel 2017 per corruzione e abuso d’ufficio, poi diventato collaboratore. Decidendo di parlare, Rivolta ha dato il la alle due principale inchieste in provincia di Varese e in Lombardia contro ‘ndrangheta e corruzione: Krimisa e, appunto, Mensa dei poveri.
Ecco, in questo contesto Cassani decide di mettere le cose in chiaro: «Il signor Caianiello – scrive – è stato “gentilmente” invitato a non intromettersi nella politica casoratese. E così anche il signor Rivolta, che ha tentato un approccio ad elezioni avvenute, ricevendo un “no, grazie”». Una presa di posizione, per sostenere il suo ruolo e quello della sua amministrazione in paese. «I politici non sono tutti uguali: c’è chi crede ancora che ci siano valori non negoziabili e non scende a compromessi, mai», conclude.

Casorate Aperta cerca chiarimenti

Sul fronte della minoranza qualcosa però non torna. E di fronte al post pubblicato su Facebook da Cassani, Casorate Aperta chiede chiarimenti. In particolare sulla dichiarazione: «Io ho conosciuto i personaggi che ieri hanno accusato tutti, senza prove e senza contraddittorio e vi assicuro che é stato costruito un bel racconto fatto di mezze verità e tante invenzioni». Ora la parte restante di quelle mezze verità diventeranno argomento di dibattito al prossimo consiglio comunale, visto che, per il primo cittadino, «la politica si fa prima di tutto nelle sedi istituzionali».

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