«Poche rotonde, ciclabili mal collegate». L’attacco del Pd sulla viabilità a Cassano

cassano ciclabili rotonde police

CASSANO MAGNAGO – «Ad oggi, a Cassano Magnago le piste ciclabili sono pressoché inesistenti o mal collegate». Lapidario il segretario cittadino del Pd, Tommaso Police. Una considerazione che parte dal nuovo progetto della ciclopedonale lungo l’argine del torrente Rile e finisce per offrire lo spunto per fare alcune osservazioni a più ampio respiro sia sulla mobilità dolce in città che sulla viabilità in generale. Riferimento che va alla ben nota battaglia sulla «mancanza delle rotatorie in alcune arterie principali e di grande scorrimento». Fino a tallonare l’amministrazione del sindaco Nicola Poliseno. Così: «Restiamo sempre in attesa di vedere finalmente queste opere. Sono la base per iniziare un percorso verso una nuova Cassano, sostenibile e attenta alla mobilità green».

Obiettivo green: la mobilità dolce

Va detto: la nuova ciclabile che va da via Bramante a via Luini è «un’opera interessante». Ma si tratta «solo di un pezzo di 265 metri». Da qui, il commento sulla mobilità dolce. «Solo per citare degli esempi, ci sono due piste ciclabili che finiscono nel nulla: una davanti all’Ins Mercato e l’altra su via Marconi. Entrambe di pochissimi metri». Anni fa, ricorda il segretario dem, l’amministrazione «aveva annunciato di aver iniziato un percorso con Fiab per uno studio sul piano della mobilità sostenibile. Ma oggi non vi è alcuna traccia di progettualità». E se si considera che «nel 2021 la sensibilità dei cittadinanza verso l’utilizzo meno assiduo dell’automobile è nettamente cambiata», allora è «un peccato che si siano persi degli anni utili per avviare un cambiamento». Per Police, quello che manca è «un Piano urbano della mobilità sostenibile, che deve individuare nuovi spazi in termini di piste ciclabili e deve porsi l’obiettivo di rendere gli spostamenti in bici o a piedi a piedi come modalità preferite». Fino allo scopo finale: «Avere nel 2032 una città collegata con piste e percorsi dedicati. Ovviamente, intervenendo prima sulla manutenzione di strade e marciapiedi».

La battaglia delle rotonde

Non meno importante la questione rotonde. «Anni fa, in consiglio, avevo proposto l’inserimento di una rotatoria tra le vie Marconi e Don Orione». Idea respinta, salvo poi «inserire il progetto nei vari Piani triennali delle opere». Per fare degli esempi, prosegue, «c’è bisogno di una rotonda tra le vie Mazzel e Dolomiti: l’immissione, in questa direzione, è davvero pericoloso». Fino alla già ampiamente dibattuta rotatoria della Lidl: «Ancora oggi il cantiere non è partito». Da qui, l’affondo: «L’amministrazione, per giustificare il ritardo, aveva provato a dire che non è funzionale e non è urgente. I fatti dimostrano il contrario». Infatti, dice, «se prendiamo ad esempio la nuova rotatoria dell’Ins Mercato, è innegabile che non ci sono più tempi di attesa per chi si deve immettere su via De Gasperi arrivando dalle vie Foscolo e Maroncelli. Il traffico è molto più fluido e il beneficio lo si individua anche in termini di sicurezza». A chiudere, sottolinea che «eliminando i semafori a favore della rotatoria si eviterebbero le code negli orari di punta». Un altro esempio? «Spesso accade che, chi arriva da via Dubini, andando in via IV Novembre resta bloccato a causa del semaforo per coloro che devono dirigersi verso le vie Porta e De Gasperi».

A Cassano la nuova ciclopedonale lungo il torrente Rile. Pronti 119mila euro

cassano ciclabili rotonde police – MALPENSA24