Cassano, i fantasmi della Lista Uslenghi agitano un centrodestra sempre più diviso

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CASSANO MAGNAGO – Tre comunicati in quattro giorni e nel mirino sempre e soltanto la sezione cassanese della Lega. A tre settimane dalla presentazione ufficiale delle liste per le Amministrative 2022, da sabato sera è apparso sulla scena politica cittadina il fantomatico Comitato per la ricostituzione della Lista Uslenghi, un gruppo cheripresentando il simbolo del popolarissimo ex sindaco cassanese, il “borgomastro” leghista Domenico Uslenghi scomparso nel 2013, punta a sparigliare le carte nel centrodestra sempre più vicino al punto di rottura. 

Attacchi anonimi 

Al momento si tratta soltanto di attacchi anonimi. A più riprese, infatti, è stato chiesto loro di palesarsi, disertando anche l’invito a farsi avanti ieri mattina durante le celebrazioni del 25 Aprile a cui avevano promesso di presentarsi. Invece niente. Anche questa mattina, alle 7.25, è stato diramato l’ennesimo comunicato in cui si chiede al centrodestra di scaricare la Lega. Ancora una volta in forma anonima, frutto di chi – a questo punto – per propri scopi politici se non addirittura personali arriva persino a sventolare il vessillo di un defunto, un politico con la P maiuscola, come lo definiscono a Cassano, che anziché riposare in pace viene tirato in ballo a ormai nove anni dalla sua morte. Sulla loro identità prendono tempo: si limitano a dire che saranno presenti nei prossimi giorni in alcuni punti strategici della città per raccogliere le firme necessarie alla presentazione della lista e che, in ogni caso, i nomi dei 16 candidati alla carica di consigliere comunale potranno essere conosciuti dalla cittadinanza il 14 maggio, quando saranno ufficialmente rese note tutte le liste depositate in municipio. 

Chi c’è dietro? 

Impossibile, al momento, dire chi c’è dietro a questo inusuale (e finora curioso) modo di fare politica. L’ultimo vero atto politico del compianto borgomastro risale infatti ormai al lontano 2012, quando fu decisivo al ballottaggio l’endorsement di Uslenghi tramite una lettera aperta inviata ai cassanesi per la rimonta dell’attuale sindaco Nicola Poliseno contro lo sfidante del Pd Mauro Zaffaroni. Ma da allora sono passati dieci anni e nel frattempo il borgomastro è deceduto, stroncato da un infarto nel giugno del 2013. Da allora nessuno mai più del suo gruppo si è fatto vivo con iniziative di carattere politico. 

Perché lo fanno?

Al momento, dunque, il Comitato per la ricostituzione della Lista Uslenghi appare più come una resa dei conti interna al centrodestra, sempre più spaccato nelle sue tante anime civiche e politiche nonostante gli appelli all’unità che a più riprese arrivano dai vertici provinciali. Provando a dare una lettura trasversale a questi comunicati anonimi, sembrano un avvertimento alla Lega, come ad avvisarla che se alla fine sceglierà di correre da sola si troverà davvero una lista Uslenghi sulle schede elettorali come azione di disturbo, sottraendole una quota di elettorato padano nostalgico che potrebbe risultare decisivo per arrivare al ballottaggio. Un modo, insomma, per dirle di abbassare le pretese. 

Il tavolo decisivo

In questo clima avvelenato il centrodestra si riunisce ancora una volta stasera alla ricerca di un’intesa. Poliseno, incaricato da Forza Italia di gestire le trattative, finora ha sempre e soltanto portato avanti la candidatura di Pietro Ottaviani, presidente del consiglio comunale uscente. La Lega invece, dopo dieci anni di opposizione, come unica condizione chiede che il candidato unitario sia una figura nuova, in netta discontinuità con l’amministrazione uscente. Fratelli d’Italia prova a fare da pontiere, ma in gioco ci sono anche civici, gruppetti, correnti a complicare il quadro.
Le parti appaiono dunque ancora molte lontane. Lo spauracchio della lista Uslenghi il modo per separarle per sempre o di riunificarle prima che sia troppo tardi.  

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