VARESE – Il lavoro quotidiano dei professionisti dell’Asst Sette Laghi a Varese; le numerose iniziative organizzate sul territorio, tra open day e screening, tra cui il progetto pilota partito a Malnate; la sinergia con le associazioni di volontariato che non fanno mai mancare il loro supporto. La partita contro il tumore al seno sul territorio varesino si gioca su più fronti e vede impegnata una squadra unita e determinata, che può contare anche su nuove “tattiche”. Diventa sempre più fondamentale in questo percorso infatti il ruolo dello studio genetico, che costituisce un’arma in più con cui andare all’attacco. Negli studi di Malpensa24 Web Tv hanno affrontato questi temi la dottoressa Maria Grazia Tibiletti, genetista dell’Asst Sette Laghi, e Adele Patrini, presidente dell’associazione CAOS.
La risposta delle donne
In occasione delle iniziative di open day organizzate sul territorio la risposta delle donne varesine non manca mai, da Malnate fino a Viggiù, Arcisate, Cavaria e altri centri. Le donne partecipano con grande entusiasmo trovando un’occasione per entrare in stretto contatto con i professionisti, con una relazione forte che si va ad instaurare. Ci sono poi i dati su cui riflettere: in provincia di Varese c’è l’incidenza più alta d’Italia di tumori alla mammella, con più di 1000 donne che si ammalano all’anno, di età sempre più giovane. Ma questi numeri preoccupanti viaggiano in parallelo con un altro dato, molto più rassicurante: la percentuale di guarigione supera il 95%. Ma la diagnosi deve essere sempre più precoce: da qui il valore fondamentale della prevenzione.
